I love fotolandia! sconti per prenotazioni via internet
 
[piko!] said: _questa è l'immagine che probabilmente non stai vedendo. l'accessibilità in questo caso raggiunge livelli stratosferici.
\\ _su questo spazio è vietato scrivere maiuscolo:.
questa è l'ennesima rumorosa pagina automaticamente generata da un calcolatore silente di nome [piko!], chiuso in un armadio e per questo poco incline alla sopportazione di utenti che puntualmente molesta con interventi poco educati. unico vezzo imposto è lo scriver tutto minuscolo.

screzii e scherzi provenienti dalle urticanti risorse del calcolatore dittatoriale [piko!], motore dell'intero sito.

amolenuvolette.it
 
di piko! (del 14/12/2012 @ 14:48:22, in _muy felìz :., linkato 4300 volte) :.

Sostanze, le cui monografie sono presenti nella F.U., da tenere in armadio chiuso a chiave (Art. 146 del T.U. delle Leggi Sanitarie 27 luglio 1934, n. 1265)

Acido nitrico Acido solforico Acido tricloroacetico Adrenalina Apomorfina cloridrato Argento nitrato Atropina solfato Belladonna Chinidina solfato Chinina cloridrato Cloralio idrato Colchicina Cresolo Digitossina Digossina Efedrina Emetina cloridrato Eparina Ergometrina maleato Ergotamina tartrato Fenolo Fisostigmina salicilato Fisostigmina solfato Gallamina trietiloduro Imipramina cloridrato Iodio (1) Iosciamina solfato Ipecacuana Isotretinoina Istamina Lidocaina Lindano Lobelina cloridrato Merbromina Mercurio dicloruro Mercurio ossido giallo Metilatropina Neostigmina metilsolfato Noradrenalina Noscapina Omatropina bromidrato Omatropina metilbromuro Ouabaina Pilocarpina Reserpina Scopolamina bromidrato Scopolamina solfato Sodio fluoruro (2) Suxametonio cloruro Tetracaina cloridrato Tiomersal Tubocurarina cloruro

Limitatamente alle sostanze organiche devono ritenersi inclusi nel presente elenco anche le basi libere dei sali elencati e viceversa, nonché altri sali delle stesse.

Note.
1) Le prescrizioni dell'art. 146 del T.U. delle Leggi Sanitarie si applicano alle sostanze e non ai medicinali che le contengono sia nel caso di preparati soggetti ad A.I.C. che di preparati magistrali ed officinali. Le prescrizioni dell'art. 146 del T.U. L .S devono essere osservate anche per tutte le sostanze tossiche o molto tossiche che sono o non sono iscritte in Farmacopea.
2) Per la vendita e somministrazione di sostanze incluse nella presente tabella o molto tossiche e delle loro preparazioni galeniche eseguite integralmente in farmacia, vanno rispettate le disposizioni di legge, anche per quanto riguarda le norme relative alla spedizione delle ricette (artt. 123, lettera c) e 147 del T.U. delle Leggi Sanitarie; artt. 39 e 40 del Regolamento per il Servizio Farmaceutico, R.D. 30 settembre 1938, n. 1706; art. 730 del Codice Penale).
3) Le sostanze, i loro sali e preparazioni ad azione stupefacente di cui alle tabelle II, sez A della Tabella n. 7 vanno tenuti in armadio chiuso a chiave, separati dalle sostanze incluse nella presente tabella, da quelle tossiche e molto tossiche.

(1) Le preparazioni "Iodio soluzione cutanea", "Iodio soluzione orale", "Iodio unguento", "Iodio e acido salicilico soluzione cutanea","Iodio e glicerolo soluzione" non sono soggette alle disposizioni di cui al punto 2) delle Note.
(2) La preparazione "Sodio fluoruro compresse", contenente fino a 2,2 mg di sodio fluoruro per compressa, non è soggetta alle disposizioni di cui al punto 2) delle Note.

[piko!] said: _se clicchi qui leggi gli articoli @05nov2003gmt+01:00 permalink [piko!] said: _se hai fiato da sprecare, allora devi cliccare qui. commenta pure, ma tanto le [piko!] basi di dati non ti daranno ascolto. forse marco, che qui è il padrone di casa, si; ma [piko!] proprio no. sai, son qui in affitto...  se il mio blog ti è stato utile, offrimi un libro... oppure un bicchiere di vino! donate!

 
di piko! (del 27/10/2012 @ 14:02:26, in _muy felìz :., linkato 4592 volte) :.

per sbloccare un dispositivo android (in particolare quando richiede un non tanto chiaro account e password perché si sono effettuati troppi tentativi), si utilizza una procedura di "hard reset", che riporta il dispositivo alle impostazioni di fabbrica.

i dati presenti nella card micro-sd non verranno cancellati.
la rubrica, i messaggi, le impostazioni, le app installate invece si.
quindi fatelo solamente se il dispositivo è bloccato.
la procedura è semplice e vi permetterà di risparmiare quei 40€ che normalmente richiedono i centri di assistenza.

- installate adb (android debug bridge): eccone una versione windows ospitata da amolenuvolette.it, visto che android sdk è sempre intasato e quando la roba ti serve subito non la riesci a scaricare mai.

- scompattate il file che avete appena scaricato nella cartella che preferite (ad esempio, sul desktop).

- accendete il dispositivo e collegatelo al vostro computer tramite il cavetto usb in dotazione. affinchè venga riconosciuto, sono necessari gli appositi drivers: se non li avete già installati, cercate quelli adatti per il vostro modello ed installateli.

- una volta collegato via usb, qualora vi sia richiesto, impostate il dispositivo in modalità "kies" (l'altra opzione è "memoria di massa"). - tramite la riga di comando "cmd" di windows (la trovi in "start/esegui/"), digita il percorso della cartella dove hai scompattato "adb", e scrivi il comando:
c:/percorso_di_adb/adb reboot recovery
se non sai scrivere il percorso, utilizza la funzione "sfoglia", cerca la cartella, clicca due volte su "adb.exe", e lo vedrai comparire sulla riga di comando. cancella il ".exe" e assicurati che dopo la "/" ci sia scritto il benedetto "adb reboot recovery".

- a questo punto il telefono si riavvierà, entrando in modalità "recovery". negli esotici menù sul telefono scegli "wipe data", conferma e riavvia. così facendo avrai resettato il sistema operativo android alle sue impostazioni di fabbrica.

[piko!] said: _se clicchi qui leggi gli articoli @05nov2003gmt+01:00 permalink [piko!] said: _se hai fiato da sprecare, allora devi cliccare qui. commenta pure, ma tanto le [piko!] basi di dati non ti daranno ascolto. forse marco, che qui è il padrone di casa, si; ma [piko!] proprio no. sai, son qui in affitto...  se il mio blog ti è stato utile, offrimi un libro... oppure un bicchiere di vino! donate!

 
per far funzionare il sistema, non è necessario il root del telefono. mi sembra ovvio invece che il vostro smartphone debba avere un accesso ad internet funzionante: il piano tariffario dipende dall'operatore. lo scrivo perché... non si sa mai.

installate sul vostro cellulare samsung galaxy i-5800 il programma "easy tether" che trovate nel marketplace android. ne esiste una versione gratuita, "easy tether lite", la cui unica limitazione è di non permettere l'accesso a siti con protocolli sicuri https:// (come... facebook!).

non collegate il telefono via usb.
installate prima sul vostro pc i files contenuti in questo archivio: sono il client easy tether per windows (una icona nella barra delle applicazioni che, appena collegato il telefonino, vi permetterà di connettervi) ed i driver per windows del telefono samsung (qualora il vostro computer non riconoscesse il telefono).

in android, andate su "impostazioni", "info sul telefono", "impostazioni usb" e selezionate la modalità "memoria di massa".
poi di nuovo su "impostazioni", "applicazioni", "sviluppo" ed attivate il "debug usb".
aprite la app "easy tether lite" oppure "easy tether pro" (se l'avete acquistata, viene circa 7€) sul vostro smartphone e abilitate il "tethering via usb".
ora collegate il telefono via usb al vostro computer.
cliccando sull'icona di "easy tether" nella barra delle applicazioni di windows, troverete una connessione "android": selezionatela. se vi dice che la questione già funziona, siete fortunati!

se non funziona, digitate sulla tastiera del vostro telefono il codice " *#7284# " per aprire "phone util", che vi permetterà di impostare la modalità di scambio di uart ed usb: impostate la porta uart su "modem", e quella usb su "pda". qualora siano già impostate su questi valori, scegliete i valori sbagliati e poi reimpostateli su quelli corretti.

a questo punto vedrete apparire il simbolo della porta usb sulla barra in alto del telefono, il vostro computer riconoscerà lo smartphone ed il gioco è fatto.
aprite il browser e scaricate la posta!

[piko!] said: _se clicchi qui leggi gli articoli @05nov2003gmt+01:00 permalink [piko!] said: _se hai fiato da sprecare, allora devi cliccare qui. commenta pure, ma tanto le [piko!] basi di dati non ti daranno ascolto. forse marco, che qui è il padrone di casa, si; ma [piko!] proprio no. sai, son qui in affitto...  se il mio blog ti è stato utile, offrimi un libro... oppure un bicchiere di vino! donate!

 
di piko! (del 24/04/2012 @ 21:50:36, in _muy felìz :., linkato 3643 volte) :.

TEN THINGS THAT I HAVE LEARNED

YOU CAN ONLY WORK FOR PEOPLE THAT YOU LIKE.
This is a curious rule and it took me a long time to learn because in fact at the beginning of my practice I felt the opposite. Professionalism required that you didn’t particularly like the people that you worked for or at least maintained an arms length relationship to them, which meant that I never had lunch with a client or saw them socially. Then some years ago I realised that the opposite was true. I discovered that all the work I had done that was meaningful and significant came out of an affectionate relationship with a client. And I am not talking about professionalism; I am talking about affection. I am talking about a client and you sharing some common ground. That in fact your view of life is someway congruent with the client, otherwise it is a bitter and hopeless struggle.

IF YOU HAVE A CHOICE NEVER HAVE A JOB.
One night I was sitting in my car outside Columbia University where my wife Shirley was studying Anthropology. While I was waiting I was listening to the radio and heard an interviewer ask ‘Now that you have reached 75 have you any advice for our audience about how to prepare for your old age?’ An irritated voice said ‘Why is everyone asking me about old age these days?’ I recognised the voice as John Cage. I am sure that many of you know who he was – the composer and philosopher who influenced people like Jasper Johns and Merce Cunningham as well as the music world in general. I knew him slightly and admired his contribution to our times. ‘You know, I do know how to prepare for old age’ he said. ‘Never have a job, because if you have a job someday someone will take it away from you and then you will be unprepared for your old age. For me, it has always been the same every since the age of 12. I wake up in the morning and I try to figure out how am I going to put bread on the table today? It is the same at 75, I wake up every morning and I think how am I going to put bread on the table today? I am exceedingly well prepared for my old age’ he said.

SOME PEOPLE ARE TOXIC AVOID THEM.
This is a subtext of number one. There was in the sixties a man named Fritz Perls who was a gestalt therapist. Gestalt therapy derives from art history, it proposes you must understand the ‘whole’ before you can understand the details. What you have to look at is the entire culture, the entire family and community and so on. Perls proposed that in all relationships people could be either toxic or nourishing towards one another. It is not necessarily true that the same person will be toxic or nourishing in every relationship, but the combination of any two people in a relationship produces toxic or nourishing consequences. And the important thing that I can tell you is that there is a test to determine whether someone is toxic or nourishing in your relationship with them. Here is the test: You have spent some time with this person, either you have a drink or go for dinner or you go to a ball game. It doesn’t matter very much but at the end of that time you observe whether you are more energised or less energised. Whether you are tired or whether you are exhilarated. If you are more tired then you have been poisoned. If you have more energy you have been nourished. The test is almost infallible and I suggest that you use it for the rest of your life.

PROFESSIONALISM IS NOT ENOUGH or THE GOOD IS THE ENEMY OF THE GREAT.
Early in my career I wanted to be professional, that was my complete aspiration in my early life because professionals seemed to know everything – not to mention they got paid for it. Later I discovered after working for a while that professionalism itself was a limitation. After all, what professionalism means in most cases is diminishing risks. So if you want to get your car fixed you go to a mechanic who knows how to deal with transmission problems in the same way each time. I suppose if you needed brain surgery you wouldn’t want the doctor to fool around and invent a new way of connecting your nerve endings. Please do it in the way that has worked in the past.
Unfortunately in our field, in the so-called creative – I hate that word because it is misused so often. I also hate the fact that it is used as a noun. Can you imagine calling someone a creative? Anyhow, when you are doing something in a recurring way to diminish risk or doing it in the same way as you have done it before, it is clear why professionalism is not enough. After all, what is required in our field, more than anything else, is the continuous transgression. Professionalism does not allow for that because transgression has to encompass the possibility of failure and if you are professional your instinct is not to fail, it is to repeat success. So professionalism as a lifetime aspiration is a limited goal.

LESS IS NOT NECESSARILY MORE.
Being a child of modernism I have heard this mantra all my life. Less is more. One morning upon awakening I realised that it was total nonsense, it is an absurd proposition and also fairly meaningless. But it sounds great because it contains within it a paradox that is resistant to understanding. But it simply does not obtain when you think about the visual of the history of the world. If you look at a Persian rug, you cannot say that less is more because you realise that every part of that rug, every change of colour, every shift in form is absolutely essential for its aesthetic success. You cannot prove to me that a solid blue rug is in any way superior. That also goes for the work of Gaudi, Persian miniatures, art nouveau and everything else. However, I have an alternative to the proposition that I believe is more appropriate. ‘Just enough is more.’

STYLE IS NOT TO BE TRUSTED.
I think this idea first occurred to me when I was looking at a marvellous etching of a bull by Picasso. It was an illustration for a story by Balzac called The Hidden Masterpiece. I am sure that you all know it. It is a bull that is expressed in 12 different styles going from very naturalistic version of a bull to an absolutely reductive single line abstraction and everything else along the way. What is clear just from looking at this single print is that style is irrelevant. In every one of these cases, from extreme abstraction to acute naturalism they are extraordinary regardless of the style. It’s absurd to be loyal to a style. It does not deserve your loyalty. I must say that for old design professionals it is a problem because the field is driven by economic consideration more than anything else. Style change is usually linked to economic factors, as all of you know who have read Marx. Also fatigue occurs when people see too much of the same thing too often. So every ten years or so there is a stylistic shift and things are made to look different. Typefaces go in and out of style and the visual system shifts a little bit. If you are around for a long time as a designer, you have an essential problem of what to do. I mean, after all, you have developed a vocabulary, a form that is your own. It is one of the ways that you distinguish yourself from your peers, and establish your identity in the field. How you maintain your own belief system and preferences becomes a real balancing act. The question of whether you pursue change or whether you maintain your own distinct form becomes difficult. We have all seen the work of illustrious practitioners that suddenly look old-fashioned or, more precisely, belonging to another moment in time. And there are sad stories such as the one about Cassandre, arguably the greatest graphic designer of the twentieth century, who couldn’t make a living at the end of his life and committed suicide.
But the point is that anybody who is in this for the long haul has to decide how to respond to change in the zeitgeist. What is it that people now expect that they formerly didn’t want? And how to respond to that desire in a way that doesn’t change your sense of integrity and purpose.

HOW YOU LIVE CHANGES YOUR BRAIN.
The brain is the most responsive organ of the body. Actually it is the organ that is most susceptible to change and regeneration of all the organs in the body. I have a friend named Gerald Edelman who was a great scholar of brain studies and he says that the analogy of the brain to a computer is pathetic. The brain is actually more like an overgrown garden that is constantly growing and throwing off seeds, regenerating and so on. And he believes that the brain is susceptible, in a way that we are not fully conscious of, to almost every experience of our life and every encounter we have. I was fascinated by a story in a newspaper a few years ago about the search for perfect pitch. A group of scientists decided that they were going to find out why certain people have perfect pitch. You know certain people hear a note precisely and are able to replicate it at exactly the right pitch. Some people have relevant pitch; perfect pitch is rare even among musicians. The scientists discovered – I don’t know how – that among people with perfect pitch the brain was different. Certain lobes of the brain had undergone some change or deformation that was always present with those who had perfect pitch. This was interesting enough in itself. But then they discovered something even more fascinating. If you took a bunch of kids and taught them to play the violin at the age of 4 or 5 after a couple of years some of them developed perfect pitch, and in all of those cases their brain structure had changed. Well what could that mean for the rest of us? We tend to believe that the mind affects the body and the body affects the mind, although we do not generally believe that everything we do affects the brain. I am convinced that if someone was to yell at me from across the street my brain could be affected and my life might changed. That is why your mother always said, ‘Don’t hang out with those bad kids.’ Mama was right. Thought changes our life and our behaviour. I also believe that drawing works in the same way. I am a great advocate of drawing, not in order to become an illustrator, but because I believe drawing changes the brain in the same way as the search to create the right note changes the brain of a violinist. Drawing also makes you attentive. It makes you pay attention to what you are looking at, which is not so easy.

DOUBT IS BETTER THAN CERTAINTY.
Everyone always talks about confidence in believing what you do. I remember once going to a class in yoga where the teacher said that, spirituality speaking, if you believed that you had achieved enlightenment you have merely arrived at your limitation. I think that is also true in a practical sense. Deeply held beliefs of any kind prevent you from being open to experience, which is why I find all firmly held ideological positions questionable. It makes me nervous when someone believes too deeply or too much. I think that being sceptical and questioning all deeply held beliefs is essential. Of course we must know the difference between scepticism and cynicism because cynicism is as much a restriction of one’s openness to the world as passionate belief is. They are sort of twins. And then in a very real way, solving any problem is more important than being right. There is a significant sense of self-righteousness in both the art and design world. Perhaps it begins at school. Art school often begins with the Ayn Rand model of the single personality resisting the ideas of the surrounding culture. The theory of the avant garde is that as an individual you can transform the world, which is true up to a point. One of the signs of a damaged ego is absolute certainty.
Schools encourage the idea of not compromising and defending your work at all costs. Well, the issue at work is usually all about the nature of compromise. You just have to know what to compromise. Blind pursuit of your own ends which excludes the possibility that others may be right does not allow for the fact that in design we are always dealing with a triad – the client, the audience and you.
Ideally, making everyone win through acts of accommodation is desirable. But self-righteousness is often the enemy. Self-righteousness and narcissism generally come out of some sort of childhood trauma, which we do not have to go into. It is a consistently difficult thing in human affairs. Some years ago I read a most remarkable thing about love, that also applies to the nature of co-existing with others. It was a quotation from Iris Murdoch in her obituary. It read ‘ Love is the extremely difficult realisation that something other than oneself is real.’ Isn’t that fantastic! The best insight on the subject of love that one can imagine.

ON AGING.
Last year someone gave me a charming book by Roger Rosenblatt called ‘Ageing Gracefully’ I got it on my birthday. I did not appreciate the title at the time but it contains a series of rules for ageing gracefully. The first rule is the best. Rule number one is that ‘it doesn’t matter.’ ‘It doesn’t matter that what you think. Follow this rule and it will add decades to your life. It does not matter if you are late or early, if you are here or there, if you said it or didn’t say it, if you are clever or if you were stupid. If you were having a bad hair day or a no hair day or if your boss looks at you cockeyed or your boyfriend or girlfriend looks at you cockeyed, if you are cockeyed. If you don’t get that promotion or prize or house or if you do – it doesn’t matter.’ Wisdom at last. Then I heard a marvellous joke that seemed related to rule number 10. A butcher was opening his market one morning and as he did a rabbit popped his head through the door. The butcher was surprised when the rabbit inquired ‘Got any cabbage?’ The butcher said ‘This is a meat market – we sell meat, not vegetables.’ The rabbit hopped off. The next day the butcher is opening the shop and sure enough the rabbit pops his head round and says ‘You got any cabbage?’ The butcher now irritated says ‘Listen you little rodent I told you yesterday we sell meat, we do not sell vegetables and the next time you come here I am going to grab you by the throat and nail those floppy ears to the floor.’ The rabbit disappeared hastily and nothing happened for a week. Then one morning the rabbit popped his head around the corner and said ‘Got any nails?’ The butcher said ‘No.’ The rabbit said ‘Ok. Got any cabbage?’

TELL THE TRUTH.
The rabbit joke is relevant because it occurred to me that looking for a cabbage in a butcher’s shop might be like looking for ethics in the design field. It may not be the most obvious place to find either. It’s interesting to observe that in the new AIGA’s code of ethics there is a significant amount of useful information about appropriate behaviour towards clients and other designers, but not a word about a designer’s relationship to the public. We expect a butcher to sell us eatable meat and that he doesn’t misrepresent his wares. I remember reading that during the Stalin years in Russia that everything labelled veal was actually chicken. I can’t imagine what everything labelled chicken was. We can accept certain kinds of misrepresentation, such as fudging about the amount of fat in his hamburger but once a butcher knowingly sells us spoiled meat we go elsewhere. As a designer, do we have less responsibility to our public than a butcher? Everyone interested in licensing our field might note that the reason licensing has been invented is to protect the public not designers or clients. ‘Do no harm’ is an admonition to doctors concerning their relationship to their patients, not to their fellow practitioners or the drug companies. If we were licensed, telling the truth might become more central to what we do.

 


 

Dieci cose che ho imparato

1) Lavora solo con persone che ti piacciono
Questa è una regola strana e mi ci è voluto del tempo per impararla. All’inizio della mia carriera pensavo che fosse vero il contrario. Il professionismo significava che le persone per cui lavoravi non dovevano esserti particolarmente simpatiche o almeno che dovevi tenerti a debita distanza. Per me significava che non avrei mai pranzato con loro né li avrei visti in altre occasioni sociali. Qualche anno fa ho capito che era vero esattamente l’opposto. Ho scoperto che tutto il lavoro che ho fatto e che ha un qualche significato era il risultato di una relazione positiva, affettiva, con il cliente. Non sto parlando di professionalità, ma di affetto. Sto parlando di un cliente con cui si condivide qualcosa. La tua visione della vita deve essere in qualche modo coerente con quella del cliente. Altrimenti è una battaglia acida e senza speranze.

2) Se puoi scegliere, scegli di non avere un’occupazione
Una notte ero seduto nella mia macchina fuori dalla Columbia University, dove mia moglie Shirley studiava antropologia. Mentre aspettavo ascoltavo la radio e sentii un intervistatore chiedere: “Ora che hai 75 anni, hai dei consigli da dare agli ascoltatori che si preparano a entrare nella vecchia?” Una voce irritata rispose: “Perché di questi tempi tutti mi fanno domande sulla vecchiaia?”. Riconobbi la voce, era quella di John Cage. Sono sicuro che molti di voi sanno chi fosse – il compositore e filosofo che influenzò persone come Jasper Johns e Merce Cunningham e il mondo della musica in generale. “Io so come prepararmi alla vecchiaia”. “Non trovarti mai un’occupazione. Perché se ti trovi un’occupazione un giorno qualcuno ti porterà via il tuo lavoro e tu sarai impreparato alla vecchiaia. Per me, è sempre stato così da quando avevo 12 anni. Mi sveglio al mattino e mi chiedo cosa dovrò fare per guadagnarmi da vivere quel giorno. Lo faccio ancora oggi che ho 75 anni. Mi alzo e mi chiedo cosa fare per guadagnarmi da vivere. Quindi, sono molto preparato per la vecchiaia”.

3) Certe persone sono tossiche. Evitale
Questo è un sottotesto del punto uno. Negli anni 60 c’era un uomo, Fritz Perls, terapista della Gestalt, una terapia che affonda le sue origini nella storia dell’arte. Suggerisce che tu debba capire il “tutto” prima di capire i dettagli. Devi guardare all’intera cultura, l’intera famiglia, l’intera comunità ecc ecc. L’idea di Perls era che in tutte le relazioni, le persone potevano essere o tossiche oppure potevano nutrirsi a vicenda. Non necessariamente la stessa persona sarà tossica o positiva in ognuna delle sue relazioni, ma qualsiasi relazione tra due persone si traduce o in una relazione tossica o “nutriente”. La cosa importante è che c’è un test per determinare se la persona con cui avete una relazione, in quella relazione è tossica o positiva. Eccolo: dovete passare un po’ di tempo con questa persona, andare a bere qualcosa o a cena o a una partita di calcio. Non importa, ma alla fine dovete chiedervi se vi sentiti più o meno energizzati. Se siete più stanchi, siete stati avvelenati. Se avete più energia, siete stati nutriti. Il test è praticamente infallibile e vi suggerisco di usarlo per il resto della vostra vita.

4) La professionalità non è abbastanza e il buono è nemico dell’ottimo
All’inizio della mia carriera ambivo a essere un professionista, era la mia unica aspirazione, i professionisti sembravano sapere ogni cosa e venivano anche pagati per questo. Dopo aver lavorato per un po’ scoprii che la professionalità poteva essere un limite. Dopo tutto, ciò che la professionalità davvero significa è “riduzione dei rischi”. Se vuoi farti riparare la macchina, vai da un meccanico che sa come risolvere un problema di trasmissione e che dimostra la stessa capacità ogni volta che vai da lui. Se hai un tumore al cervello probabilmente eviterai il chirurgo che dice di voler sperimentare sui tuoi neuroni un nuovo modo di connettere le cellule. Per favore, fatelo nel modo che si è dimostrato finora valido. Purtroppo nel nostro campo, che chiamiamo creativo (una parola che odio perché troppo spesso viene usata a sproposito), non funziona esattamente così. Se fai qualcosa in modo ripetitivo, per diminuire i rischi o lo fai addirittura nello stesso modo, è chiaro che non funziona. Nel nostro campo la professionalità non è sufficiente. Ciò che più ci viene chiesto è di trasgredire continuamente. La professionalità non permette questo perché la trasgressione ha in sé il rischio del fallimento, e l’istinto naturale di un professionista è di non fallire, di ripetere i successi che ha ottenuto in passato. Quindi aspirare al professionismo per tutta la vita è un obiettivo limitato.

5) Meno non è necessariamente più
Poiché sono un figlio del modernismo ho sentito il mantra “less is more” per tutta la mia vita. Un giorno mi sono svegliato e ho capito che non aveva alcun senso, è una sentenza assurda e forse senza significato. Ma suona fantastica, perché contiene un paradosso di cui non si riesce a venire a capo. Ma se guardi alla storia dell’arte non ha senso. Se guardi a un tappeto persiano non puoi dire less is more, perché capisci che ogni parte di quel tappeto, ogni cambio di colore, ogni sfumatura nella forma, è essenziale per il successo estetico di quell’oggetto. Non potrai mai dimostrare che un tappeto blu in tinta unita è più bello. Lo stesso vale per le opere di Gaudi, per le miniature persiane, per l’art nouveau e per ogni altra cosa. Però posso proporre un alternativa al mantra, che mi sembra più appropriato: “Appena sufficiente è di più”.

6) Non bisogna fidarsi dello stile
Credo che questa idea mi sia venuta per la prima volta guardando una meravigliosa incisione di un toro fatta da Picasso. Era fatta per illustrare una storia di Balzac chiamata Il capolavoro nascosto. Sono sicuro che tutti conoscete quel toro. E’ un toro che viene descritto in 12 diversi stili, da una versione molto naturalistica del toro fino a un’astrazione assolutamente riduttiva fatta con una singola linea. Tra i due estremi ci sono dieci versioni. Ciò che è evidente guardando queste opere è che lo stile è irrilevante. Tutte le versioni del toro, da quella di più estrema astrazione a quella dipiù acuto naturalismo, sono straordinariamente slegate dallo stile. E’ assurdo essere fedeli a uno stile. Uno stile non merita fedeltà. Devo dire che per vecchi professionisti questo è un problema, perché oggi la nostra professione è spinta da considerazioni economiche più che da qualsiasi altra considerazione. I cambiamenti di stile in genere sono legati a fattori economici, come sa chi tra voi ha letto Marx. E poi compare sempre una certa stanchezza nelle persone quando vedono la stessa cosa per troppo tempo. Quindi ogni dieci anni circa c’è un cambiamento di stile e le cose vengono fatte in modo da sembrare diverse. I caratteri passano di moda o diventano di moda. Se sono molti anni che lavori come grafico, hai il problema di come comportarti. In fondo, ognuno di noi sviluppa un suo vocabolario, una forma che è solo sua. E’ un modo per distinguerti dai tuoi pari e per crearti un’identità nel settore. Come mantenerti fedele ai tuoi canoni e a ciò che ti piace fare diventa un atto di equilibrismo. La scelta tra scegliere il cambiamento o mantenere la tua forma distintiva diventa difficile. Abbiamo tutti visto il lavoro di illustri professionisti passare d’un tratto di moda. Anche se più precisamente, non passa di moda, non invecchia, ma sembra a un tratto appartenere a un altro momento storico. Ci sono storie tristi come quella di Cassandre, sicuramente uno dei più grandi grafici del ventesimo secolo. Verso la fine della sua carriera nessuno gli commissionava più lavoro e si suicidò.. Il punto è che chiunque sia e voglia restare in questo campo per molto tempo deve decidere come rispondere allo zeitgeist. Cosa si aspettano ora le persone, che prima non volevano? E come rispondere a questo desiderio in un modo che non cambi il tuo senso di integrità, coerenza, scopo.

7) Il tuo modo di vivere cambia il tuo cervello
Il cervello è l’organo più reattivo del nostro intero organismo. E’ inoltre l’organo che più è sensibile ai cambiamenti e alla rigenerazione di tutti gli organi del nostro corpo. Un mio amico, Gerald Edelman, è stato un grande professore di anatomia del cervello e dice che fare un’analogia tra il cervello umano e i computer è semplicemente patetico. Il cervello è piuttosto simile a un giardino fin troppo rigoglioso, che continua a crescere, che continua a ricevere sementi e a farli germogliare, rigenerandosi in continuazione. Edelman crede che il cervello sia suscettibile, in modi di cui non siamo pienamente coscienti, rispetto a qualsiasi esperienza facciamo e a qualsiasi incontro facciamo. Qualche anno fa rimasi colpito da un articolo in un giornale che parlava dell’intonazione perfetta. Un gruppo di scienziati aveva deciso di capire perché certe persone sono perfettamente intonate. Alcune persone sono in grado di ascoltare una nota e di riprodurla con la stessa esatta intonazione. Alcuni hanno una buona intonazione, ma l’intonazione perfetta è molto rara anche tra i musicisti professionisti. Gli scienziati scoprirono – non so come fecero ma lo fecero – che il cervello delle persone che hanno un’intonazione perfetta è diverso. Certi lobi del cervello presentavano un particolare tipo di deformazione, comune a tutte le persone perfettamente intonate. Questo di per sé era una cosa affascinante. Ma poi scoprirono qualcosa di ancora più affascinante. Se prendi un gruppo di bambini di 4 o 5 anni e gli insegni a suonare il violino, dopo qualche anno alcuni di loro sviluppano l’intonazione perfetta e se osservi il loro cervello, i lobi sono cambiati. Cosa significa questo per tutti noi? Tendiamo a credere che la mente influenzi il corpo e che il corpo influenzi la mente, ma non crediamo che tutto quello che facciamo abbia una conseguenza sul cervello. Sono convinto che se un uomo inveisse contro di me dall’altro lato della strada il mio cervello potrebbe subirne un qualche effetto e la mia vita potrebbe essere diversa. Ecco perché le mamme ci suggeriscono di evitare le cattive compagnie. Hanno ragione. Il pensiero cambia la nostra vita e il nostro comportamento. Penso che il disegno funzioni nello stesso modo. Sono un grande sostenitore del disegno, non perché penso che tutti debbano diventare illustratori, ma perché credo che il disegno cambi il cervello esattamente nel modo in cui la ricerca della nota perfetta cambia il cervello di un violinista. Il disegno inoltre ti rende più attento. Ti costringe a fare attenzione a ciò che stai guardando, che non è una cosa facile.

8) Il dubbio è meglio della certezza
Si parla sempre dell’importanza di essere sicuri, convinti, di ciò che si fa. Mi ricordo che una volta, durante una lezione di yoga, un maestro yogi ci disse che, spiritualmente parlando, se pensi si aver raggiunto l’illuminazione, in realtà sei semplicemente arrivato a vedere il tuo limite. Credo che lo stesso valga anche nella realtà non spirituale. Convinzioni profondamente radicate, di qualsiasi tipo siano, ti impediscono di essere aperto a nuove esperienze, ed è questa la ragione per la quale diffido grandemente di tutte le posizioni ideologiche. Credo che essere scettici e mettere in dubbio qualsiasi profonda convinzione sia essenziale. Certo, dobbiamo conoscere la differenza tra scetticismo e cinismo perché anche il cinismo è una limitazione della propria apertura mentale verso il mondo, proprio come una convinzione troppo radicata. Scetticismo e cinismo sono una sorta di gemelli. E da un punto di vista pratico, risolvere i problemi è molto più importante che avere ragione. C’è un diffuso senso di essere nel giusto nel mondo dell’arte e del design. Forse inizia a scuola. Spesso gli istituti d’arte o le scuole di design iniziano con il modello di Ayn Rand, secondo cui una personalità singola può contrastare le idee della cultura che lo circonda. E’ una teoria vera fino a un certo punto. Secondo la teoria dell’avanguardia un individuo può cambiare il mondo, ma è vero fino a un certo punto. Uno dei segnali da cui capire che un ego è stato danneggiato è la certezza assoluta. Le scuole incoraggiano l’idea di non scendere a compromessi e difendere il tuo lavoro a ogni costo. Ma in realtà quando si lavora scendere a compromessi è la cosa più importante. Devi sapere come scendere a compromessi. Perseguire ciecamente i tuoi obiettivi, le tue idee, esclude la possibilità che gli altri abbiano una qualche ragione e questo mette in discussione il modello in cui noi grafici sempre ci muoviamo, che è di fatto una triade: il cliente, l’audience e tu.
Idealmente, cercare di soddisfare tutti con successivi passi e compromessi è desiderabile. Ma l’alta considerazione di sé è spesso un nemico. L’alta considerazione di sé e il narcisismo in genere nascono da un trauma infantile, e questi sono argomenti che non voglio trattare. Perché sono temi che ricorrono di continuo nella vita delle persone. Alcuni anni fa lessi una considerazione sulla natura dell’amore, che si applica anche alla natura della coesistenza tra esseri umani più in generale. Era una citazione di Iris Murdoch, usata per scrivere il suo necrologio. “Amare significa raggiungere la difficilissima consapevolezza che qualcosa oltre a noi stessi è reale”. Non è fantastico? Sono le parole più profonde che io abbia mai sentito sull’amore.

9) Sull’invecchiare
L’anno scorso mi hanno regalato un saggio di Roger Rosenblatt, Invecchiare con grazia. Sul momento il titolo non mi piacque per niente, ma devo ammettere che il libro contiene una serie di regole per invecchiare con grazia. La prima regola è anche la migliore: La regola numero uno è “Non importa”. “Segui questa regola e ti allungherai la vita di dieci anni. Non importa se sei in ritardo o in anticipo, se sei qui o lì, se l’hai detto oppure no, se sei stato intelligente o stupido. Se un giorno ti svegli con dei capelli inguardabili e non importa se il tuo capo ti guarda come se fossi un marziano, non importa se lo fa la tua fidanzata o il tuo fidanzato o se tu ti guardi come se fossi un marziano. Se ricevi una promozione, un premio, se compri una casa o non lo fai. Non importa”. Finalmente un po’ di buon senso. Poi ho sentito una barzelletta che sembra legata alla regola numero 10, che vi dirò tra poco. Un macellaio apre la sua bottega e si trova davanti un coniglio. “hai del cavolo” chiede il coniglio a un esterrefatto macellaio. “Questa è una macelleria, vendiamo carne, non verdura”. Il coniglio saltella via. Il giorno dopo il macellaio apre la bottega e subito fa capolino il coniglio. “Hai del cavolo?”. Il macellaio si arrabbia e dice: “Senti piccolo roditore deficiente ti ho detto ieri che vendo carne, non verdura. La prossima volta che viene nel mio negozio di prendo per la gola e inchiodo le tue flaccide orecchie al pavimento”. Il coniglio sparisce in tutta fretta e per una settimana non lo si vede più. Poi torna e che idee al macellaio: “Hai dei chiodi?” Il macellaio dice “No”. Allora il coniglio chiede “Bene. Hai del cavolo?”.

10) Dite la verità
La barzelletta del coniglio è importante perché mi sono reso conto che cercare del cavolo in una macelleria è un po’ come cercare un’etica nel campo del design. Né un luogo né l’altro sono adatti a trovare ciò che si vuole. E’ interessante notare che nel nuovo codice etico dell’Aiga ci sono molte informazioni su quello che viene definito un comportamento appropriato verso i clienti e gli altri grafici, ma non c’è una sola parola sulla relazione con il pubblico. Diamo per scontato che un macellaio ci venda della carne commestibile e che non spacci la sua merce per ciò che non è. Ho letto da qualche parte che negli anni di Stalin in Russia ciò che era etichettato come manzo era in realtà pollo. Non voglio immaginare cosa fosse ciò che era etichettato come pollo. Accettiamo tranquillamente alcune bugie, come la quantità di grasso realmente contenuta in un hamburger, ma se un macellaio anche solo una volta ci vende della carne avariata, andiamo da un altro. Chi stesse pensando a creare un albo professionale per il nostro settore dovrebbe ricordare che l’idea di albo nasce per proteggere il pubblico, non i grafici o i clienti. “Non fate del male” è un monito che vale per i dottori nel rapporto con i loro pazienti , non con i loro colleghi medici o con le ditte farmaceutiche. Se avessimo un albo, forse dire la verità tornerebbe al centro della nostra attività.


[piko!] said: _se clicchi qui leggi gli articoli @05nov2003gmt+01:00 permalink [piko!] said: _se hai fiato da sprecare, allora devi cliccare qui. commenta pure, ma tanto le [piko!] basi di dati non ti daranno ascolto. forse marco, che qui è il padrone di casa, si; ma [piko!] proprio no. sai, son qui in affitto...  se il mio blog ti è stato utile, offrimi un libro... oppure un bicchiere di vino! donate!

 
di piko! (del 29/01/2012 @ 13:32:28, in _muy felìz :., linkato 5861 volte) :.

Anidride (ita: alabastro) (eng. anhydrite):
Alabaster, C 251, C 252, C 253, C 254, C 255, C 256.



Anortosite (eng. anorthosite):
Black Eyes, Blue Eyes, Emerald Pearl, G 1407 A, G 1407 B, Inari White, Irina Blue, Labrador Antico, Labradorite Bianca, Lilac Pearl, Marina Pearl, Mona Lisa, Nero Angola, Spektrolith, Volga Blue.



Aplite (eng. aplite):
Purple Rain G 047.



Ardesia (eng. slate):
A. P. Green, Akbar Multi, American Gold, Ardosia de Canelas, Ardosia de Valongo, Ardosia do Marao, Ardosia Multicor, Ardosia Verde, Ashok Gold, Autumn, Autumn Black, Black Porphyry, Black Slate, Black Slate Brazil, Burlington, Chocolate Slate, Galaxy Green Slate, Green Limestone, Green Slate, Grey Slate, Indan Autumn, Indian Black Slate, Jak, Kotah, Lilac Slate, Mau, Multicolour Slate, Nag Green, Ocean Green, Ostrich Grey, P 015, Peacock Slate, Pearl Slate, Pistacho, Plum Slate, Red Porphyry, Rustic Slate, S 1120, S 1304, S 1308 B, S 1308 C - A, S 1601, S 1602, S 1605, S 1805 C - A, S 1805 C - B, Sanjaini, Senorita, Senty Green, Silvershine, Southern White, Terra Red, Theuma, Tony Brown, Verde Vittoria, Zeera Green Slate.

Si ritiene che l'ardesia fu utilizzata in principio circa duemiladuecento anni fa nella zona del Tigullio (ovvero nell'area compresa tra il comune di Lavagna e la Valle Fontanabuona), già bacino del paleo-oceano ligure-piemontese. Non a caso dal nome del popolo che abitava la zona - i Tigullii - viene fatto derivare il termine di lingua latina tegula, tegola.
Il suo impiego come materiale di copertura di tetti risale a tempi antichissimi ed ha avuto il suo apogeo nell'epoca medioevale e poi in quella del Rinascimento. A Chiavari, presso Lavagna, è stata rinvenuta una necropoli composta da tombe a "cassetta" interamente realizzate con questo materiale risalente al VIII - VII secolo a.C.



Arenaria (ita: arenaria di Val Gardena, Pietra Serena, Pietraforte) (eng. sandstone):
A - Red, Abtswinder Sandstein Grün, Abtswinder Schilfsandstein, Agra Red, Agra White, Alhambra, Amherst, Bansi Pink, Beestone, Beige Sandstone, Bentheim, Berner Sandstein Blau, Berner Sandstein yellow, Bollinger Sandstein Hell, Bozanov, Brenna, Buch, Burgpreppach, Canterxx Crema, Canterxx Roja, Canterxx Verde, Carniglia, Casteller Sandstein Kugelspiel, Colombino, Cotta Sandstone, Dholpur White, Dietenhan, Donnybrook, Ebenheid, Ebenheid Grau, Finkenbach, Gemünda, Gnodstadt, Golden Sandstone, Gritstone, Grüntenstein, Heilbronn, Heilgersdorf, Helidon, Heuchelberg, Hopfau, Ibbenbürener Sandstein, Jaipur Rainbow, Kashmir Sandstone, Kyllburg, Lemunda, Liscannor, Maulbronner, Miltenberg, Mint Multicolor, Mint Sandstone, Modak Sandstone, Mölten, Mönchssondheimer, Mount White, Mucharz, Mühlbach, Neidenbach, Neubrunn, Obernkirchner Sandstein, Olsbrückener Sandstein, Ostermundigen, Peach White, Peak Moor, Picture Sandstone, Piedra de Branosera, Pietra Dorata, Pietra Serena, Postaer Sandstein, Quintanar, Radkov, Raja Red, Rakowice, Roettbach, Rooterberg, Ruhrsandstein, Sander Green, Schleerith, Schoenbrunn, Schweinsthal, Seebergen, Smilow, Somersby, Spackel, Syburg Grau, Syburg yellow, Szczytna, Taj Rose, Teak, Tesin, Timberstone, Trebgast, Udelfangen, Ummendorfer Sandstein, Wallace, Warthau Sandstone, Weiler, Worzeldorfer Sandstein, Wrexen, Wüstenzell, Zerkowice, Züschen.



Basalto (ita: ballast ferroviario, basolato, opus lastricatum, pavè, sanpietrino) (eng. basalt):
G684, Indian Basalt, Negro NAP, Negro NAR, Premium Black, Shanxi Black G 3072_2, Super Black, Swedish Standard Black, Yläsavon Musta.



Calcare (ita: Pietra d'Istria, Pietra rosa della Lessinia o Pietra di Prun, Carparo della Puglia, Pietra Leccese o Salentinu Leccisu, Selce, Aurisina Granitello, pietra mazzara, pietra carpara, pietra tenera bianca) (eng. limestone):
Aachener Blaustein, Adair, Aguacate, Albamiel, Albara Black, Algonquin Limestone, Alpinina, Alpinina Atlantida, Alpinina Rosada, Amabel, Amarelo de Negrais, Amarillo Coral, Amarillo Parador, Amelas, Amelas Fossil, Ança, Ancaster Blue Beige, Ancaster Rose, Anröchter, Anstrude, Arabescato Orobico Grigio, Arabescato Orobico Grigio Rosa, Arabescato Orobico Rosso, Arena, Aurisina, Azul Cascais, Azul Valverde, Badal, Bajistan Pink, Banco de Baixo, Banco do Fundo, Bateig Azul, Bateig Blanca, Bateig Llano, Beauvillon, Beige of Missolongi, Beige-banded of Karnezeika, Beymelek, Bianco Perlino, Bichos, Bidasar Beauty, Bilecik Pembesi, Black of Cresta, Black Rose, Black Zebra, Blanco Perlino, Bonifacio, Botcino, Botticino, Botticino Classico, Botticino Fiorito, Botticino Semi Classico, Botticino Sicilia, Brauvilliers, Breccia Aurora, Breccia Damascata, Breccia Oniciata, Breccia Paradiso, Breccia Pernice, Breccia Sarda, Brecha de Santo Antonio, Brecha Perola, Brecha Portugesa, Brecha Tavira Vermelha, Breche Nouvelle, Brown Red of Fanari, Brownish of Chios, Burdale, Burdur Kahverengi, Burma Teak, Bursa Beige Dark, Bursa Beige Light, Buxy, Cadeby, Caesar Brown, Cafe Cream, Caliza Alba, Caliza Zarci, Caliza Zarci Rosa, Capuccino, Champion Pink, Champlain Black Marble, Chanteuil Blanc, Chanteuil Bleu, Chassagne Beige, Chassagne Gris, Chauvigny, Chiampo Perlato, Chinese Bluestone, Chocolate, Comblanchien, Cream Jade, Cream Pearl, Crema Altea, Crema Beida, Crema Borneo, Crema Cela, Crema Cenia, Crema Europa, Crema Imperiale, Crema Loja, Crema Luna, Crema Marbella, Crema Marfil, Crema Nova, Crema Nova Spain, Crystal Bianco, Damasta Black, Dark Pink Crystal, Didyma, Didyma Brown, Dionysos Vratza, Dorado Tepexi, Dove, Ege Bordo, Elazig Cherry, Emgoni, Emperador Claro, Emperador Oscuro, Encarnado Chainette, Epirus Beige, Eramo, Eretria, Erinstone ®, Euville, Fénike, Filetto Rosso Ionico, Filetto Rosso Trani, Finike White, Finike White Fossil, Fior di Pesco Carnico, Fior Resco M 072, Florenza, Galala, Galala Beige, Galit, Giallo Atlantide, Giallo Cleopatra, Giallo Siena, Golden Black M 067, Gölpazari Bej, Grand Melange of Erfoud, Grey Cloud, Grey of Aliveri, Grigio Carnico, Grigio Rosato, Gris Marron, Gris Motrico, Imisa Black, Imperial Wood Dark, Imperial Wood Light, Indiana Limestone, Indus Gold, Ionannina Beige, Iran M 201, Iran M 202, Iran M 203, Iran M 204, Iran M 205, Iran M 206, Iran M 207, Iran M 208, Iran M 210, Iran M 212, Iran M 213, Iran M 214, Iran M 215, Iran M 218, Iran M 219, Iran M 220, Iran M 221, Iran M 222, Iran M 224, Iran M 225, Iran M 226, Iran M 227, Iran M 228, Iran M 229, Iran M 230, Iran M 232, Iran M 233, Iran M 234, Iran M 235, Iran M 236, Italian Rose, Ivory Borneo, Jaisalmer Yellow, Jaumont, Jerusalem Stone, Julie Rose, Jura Beige, Jura Beige banded, Jura Brown, Jura Grey Blue, Karnezeika, Kind Gold, Kirthir, Krensheim, Languedoc, Lasbella Rabbit, Lesno Brdo Roza, Lesno Brdo Sivi, Levadia Beige, Levadia Black, Lido, Ligourio, Lime Black, Lime Green, Lime Pink, Lioz Abancado, Lioz de Pero Pinheiro, Lioz Montemor, M 063, M 3301 p, M 3301 w, M 4296 a, M 5232, M 5326, M-Green, M-Grey, Marron Emperador, Mezza Perla, Mezza Perla Classico, Michelangelo, Mikene Beige-Red, Montmoyen, Moroccan Fossile Black, Mosa, Mossobe, Moundros, Negro Marquina, Negro Monterrey, Nero Portoro, Niwal Amarillo, Niwala Gold, Niwala Peach, Nocciolato Chiaro, Nocciolato Scuro, Noir St. Laurent, Nowshera, Oasis Azul, Oasis beige, Oasis Toro, Oberdorla, Olho de Sapo, Oro Viejo, Orquidea Sierra, Patara, Pelo Red, Penuela, Perlatino, Perlato Europa, Perlato Sicilia, Perlato Svevo, Persichino de Prun, Petit Granit, Pink Liberty, Pink of Arta - Rozalino, Porfirico Ramello Bruno, Porfirico Ramello Rosso, Port Laurent, Portasanta, Portland Beige, Portland Blue, Rasotica, Ravieres St. Nicolas, Regular Pink, Relvinha, Roche de Charmot, Roche de Valanges, Rojo Alicante, Rojo Coralito, Rojo Daniel, Rosa Atlantide, Rosa Buixcarro, Rosa Coral Mexico, Rosa Perlino, Rosa Tea, Rosa Zarci, Rosalia, Rosso Asiago, Rosso Borako, Rosso Borneo, Rosso Bukale, Rosso Collemandina, Rosso Erika, Rosso Levanto, Rosso Magnaboschi, Rosso Milas, Rosso Reale, Rosso Sicilia, Rouge de France, Rouge Royal, Rubane, Rustic M-Green, Sahara Gold, Saint Flourian, Salome, Salome Light, Samaha, Sandy Beige, Santo Tomás Lila Claro, Santo Tomás Lila Oscuro, Sarrancolin, Savonnieres, Semi Rijo, Semi Rinho, Serpeggiante KF, Serpeggiante MS, Silvabella, Silver Green, Silvya, Sinai Pearl, Solnhofen Stone, Spider Light, Spuma di Mare, St. Florient Rose, Subasil Beige, Sugar Beige, Tandur Blue Natural, Tandur Yellow, Taurus Black, Taurus Cherry, Taurus Dove Feather, Taurus Grey, Tennesse Cedar, Tennessee Fleuri, Tepeaca Gris, Tepeaca Rose, Tiger Beige, Trani Chiaro, Trani Cocciolato, Trani Fiorito, Travera, Tuscan Green, Tyndall, Uxmal Naranja, Uxmal Rojo, Valderice Rosa, Verde Alaki, Vidraco Ataija Creme, Vidraco da Pedra Furada, Vidraco de Moleanos Azul, Vidraco de Moleanos Creme, Vilhonneur, Violett Leopard M 074, Vratza Beige, Vratza Grey, Vytina Black, Xisto de Barrancos, Zar Waryaz, ZY 33 Golden Yello, ZY 36.



Charnockite (eng. charnockite):
Labrador Gold, Labrador Premium, Olive Green, Ubatuba, Urmiah Green, Verde Mare, Verde Olivo, Verde Pavao, Verde Veneziano.



Conglomerato (ita: ciottoli, ghiaia, breccia, puddinga) (eng. conglomerates):
Aquarius Red, Aves, Black Mosaic, Fawaqir, Golden Mosaic, Green Breccia MLB, Green Breccia MNA, Iran G 163, Iran G 165, Iran G 169, Iran G 170, Laksefjord, Marinace Green, Palladio, Verde Arena, Verde Calama, Verde Dorado, Verde Esperanza, Verde Salvador, Verde Santiago, Verde Valdivia, Vert de Salvan.



Cordierite (ita: iolite) (eng. cordierite):
Barracuda, Madre Perla, Noche Buena, Violet Blue.



Cornubianite (ita: pietra a corno) (eng. hornfels):
Alcántara Black Granite.



Diabase (ita: simil gabbro) (eng. diabase):
Korpi Black.



Diorite (ita: serizzo, tonalite, corsite, porfirite, plumasite, Diorite di Vico Canavese) (eng. diorite):
Anemone Black, Fürstenstein, Gris Zarza, Hohwald, Korpilahden Musta, Negro Ochavo, Negro Ochavo Especial, Rocky Blue.

Roccia estremamente dura, molto difficile da lavorare e da scolpire. Antiche civilizzazioni come gli antichi Egizi usavano sfere di diorite per lavorare il granito. Storicamente utilizzata come base per l'intarsio di iscrizioni: famoso è il Codice di Hammurabi, realizzato su di una colonna in diorite nera alta 2,13 metri. In natura è grezza, presenta una superficie tendenzialmente opaca, ma tende a diventare sempre più lucida man mano che la si consuma con il calpestio, come è avvenuto nella Cattedrale di San Paolo a Londra.



Gabbro (eng. gabbro):
Academia Black, Atlantic Black, Austral Black, Belfast Black, Bertanie Black, Blazing Black, Charcoal Black, Cold Spring Black, G 1307, Gabbro, Grandee Lio, Imperial Black, Iran G 162, Iran G 178, Konstantinovsky, Kurun Musta, Midnight Black, Nero Assoluto, Nero Black, Nero Impala, Oulainen Black, Pasko Black, Preto Aracruz, Preto Piracaia, Preto São
Benedito, Preto São Gabriel, Rustenburg Grey, Star Galaxy, Uruguayan Labrador.



Gneiss (eng. gneiss):
American Black, Andeer, Cream Violet, Edelweiss, Fior de Cactus, G 4418, Gallix, Ghibli, Ice Grey, Imperial White, Juparaná California, Juparana Champanhe, Juparana Delicato, Juparaná Delikatus, Juparana Dourado, Juparana Mel, Kashmere White, Madanapally White, Meruoca Classico, Montana Green, Muskoka Pink, New Verde Spluga, Novo Branco Romano, Ouincinetto, Passion Fruit, Pergola, Pietra di Luserna, Rheinquarzit, Rosa Blanca, Rosa Iris, Samambaia, Samantha Blue, Santa Cecilia, Shi Gu Luh, Spring Rose, Srikakulam Blue, Topazio Imperiale, Verde Crema, Vermelho Ceara, Vermelho Real, Versace, Vesanto Red, Viola Ametista, Vizaq Blue.



Granito (ita: Bianco Montorfano, Granito rosa di Baveno, Ghiandone Pianta della Val Masino) (eng. granite):
Abboud, Adelaide Gold, African Lilac, African Red, Agate, Alberga, Albero, Amarelo Capri, Amarelo Colonial, Amarelo de Figueira, Amarelo de S. Martinho, Amarelo Icarai, Amarelo Ornamental, Amarelo Paraiso dark, Amarelo Paraiso Light, Amarelo Persa, Amarelo Real, Amarelo Vicenza, Amarillo Extremadura, Améndoa Capixaba, Anemone, Apricot, Archipelago Red, Arctic Brown, Arctic Red, Arctic White, Argentine Balmoral, Argentine Mahogany, Ariah Park Beige, Asa Branca, Ash Rose, Astra, Ataraksia, Atibaia, Atlantic Green, Autumn Basque, Autumn Brown, Azul de Apalhao, Azul Extremadura, Azul Noche, Azul Platino, Azul Tango, Azul Transmontano, Azulalia, Bala Flower, Balaban Green, Balmoral Green, Balmoral Red, Baltic Brown, Baltic Green, Baltic Green, Baltic Mahogany, Barre Grey, Bayerwald Rosa, Beaver Brown, Bege Amendoa, Bege Saara, Belmont Rose, Betchouan, Bethel White, Bianco Dolomiti, Bianco Grigio G 3503, Bianco Monte Carlo, Bianco Sardo, Bir Askar Brown, Bjärlöv, Blanco Acapulco, Blanco Aurora Spain, Blanco Berrocal, Blanco Caceres, Blanco Castilla, Blanco Cristal, Blanco Extremadura, Blanco Perla, Blanco Rafaela, Blauenthal, Blue Coffee, Blue Fantasy, Bohus, Bordeaux, Bouvacote, Branco Ariz, Branco Caravela, Branco Coral, Branco Cristal, Branco Dalmata, Branco de Alcains, Branco de Cardoso, Branco do Porto, Branco Vimieiro, Bright Red, Brown Qussair, Brown Skif, BZZ, Calca, Caledonia, California Brown, Camelia Pink, Canadian Spring Green, Capao Bonito, Caramel Pink, Cardinal Grey, Cardinal Red, Carioca Gold, Carmen Red, Carpasi, Castor Blue, Cats Eye, Celtic Red, Cesar White, Chariot Vanilla, Charme Yellow, Chelmsford Gray, Chestnut Brown, Chinese Green G 5157, Cibaca, Cinza Andorinha, Cinza Castelo, Cinza Friburgo, Cinza Prata, Cinzento de Antas, Cinzento de Cinfas, Cinzento Evora, Cinzento Santa Eulalia, Clair du Tarn, Conquistador Beige, Conquistador Gris, Copper Silk, Coraille, Cordoba Grey, Crema Cabrera, Creme Bahia, Crepuscolo, Cristal Amarelo, Cristal Azul, Crystal Azul, Crystal Brown, Crystal Flower G 3755, Crystal Gold, Crystal Yellow G 6522, CSPI, Daisy, Dakar, Dakota Mahogany, Dakota Red Lake, Dark Rideau Red, Deep Sea, Deer Isle®, Delicatus Hiperion, Desert Black, Desert Bloom, Desert Blue, Desert Gold G 682, Desert Rose Australia, Desert Rose South Africa, DG 05, Diamond Brown, Dmytrit, Dzhil Tau Pink, Dzhil Tau yellow, Eagle Red, Ecogreen, Eging, Eitzing, Emerald Green, Esko Brown, FHQ, Five Water Lily G 3742, Flossenbürg, Flossenbürg yellow grau, Flower of the Ukraine, Forest G 022, Forte Rosa, Fortune Red, Fox Brown, G 1008, G 1303, G 3073 China Red, G 3567, G 3583, G 3700, G 3709, G 3761, G 5150, G 5151, G 638, G 654, G HNH, G425, G603, G623, G634, G635, G655, G657, G663, G680, G682, Galaxy Green G 1306, Gazel Valley Yellow, Gertelbach, Ghadeer, Giallo Antico Plus, Giallo Fiorito, Giallo Fiorito Ouro Minas, Giallo Giselle, Giallo Parthenon, Giallo San Giacomo, Giallo Special, Giallo Saint Helena, Giallo Veneziano, Goa Red, Gold Vie, Golden Leaf, Golden Paglia, Golden Vinhal, Gotic Red, Grey Blue, Grey Dahab, Grey Pearl, Grey Ukraine, Grigio Malaga, Grigio Sardo, Grigio Sardo Champagne, Gris Alba, Gris Mondariz, Gris Morrazo, Gris Perla, Gris Plata, Gris Quintana, Gris Quintana Rosado, Gris Toledo, Grissal, Guandona, Guazubira, Guilin Red G4572, Harcourt, Herrnholz, Honey, Iddefjord, Inada, Indian Sunset, IranG153, IranG157, IranG159, IranG180, IranG181, IranG185, IranG189, IranG190, IranG193, IranG194, IranG195, IranG196, Iridian, Isidora, Itaquarapoca, Izerbelsky, Jade Green, Jane, Järppilä Rosa, Jet Mist®, Jhansi Red, Juparaná Gold, Juparaná Yellow Sun, Kajaani Grey, Kaman Rose, Kapustinsky, Karelia Beige, Karelia Red, Karelian Green, Karmin, Kashina Gora, Kashmir Paulista, Kaxigal, Kershaw®, Kimberley Storm, Kitledge Blue, Kitledge Gray, Kiurtinsky, Knaupsholz, Kösseine, Kostyantynivsky, KSW01, Kulla, Kuru Grey, Kuru Red Brown, Lacdu Bonnet, Laguna Golden, Lake Superior Green, Lappia Blue Rose, Lappia Salmon, Laurentian Green, Laurentian Pink, Leopard, Liberec, Light Rideau Red, Lilas Light, Lio Rose, Long Hei, Maaninka Pink, Macarena Gold, Madras Red, Mansurovsky, Marygold, Maslovsky, Mei Hua, Meissen, Metten, Missouri Red, Mittweida, Monforte, Mongolian White, Monola Brown, Monsun, Moskat, Moss, Mountain Green, Najran Emerald, Najran Red, Napoleon Red, Nelson Red, Nero Skif, New Balmoral, New Caledonia, New Imperial Red, New Mahogany, New Mudgee Red, New Sera Grey, Nordic Green, Oconee, Ocre, Ocre Itabira, Olive Green, Onida Orange, Ouro Brasil, Pastel Pink, Peafowl Green G3791, Pearl Pink G617, Pedra Vellade Cangas, Pedrassalgadas, Pekkala Pink, Peninsula Red G3787, Peppermint, Perla Bianco G015, Perla Rosada, Pine Green, Pink Art, Piranshar, Platinum White, Polar Mahogany, Polichrome, Porkkala, Post Green G5128, Prata Ornamental, Preto Ceara, Preto Evora, Quimbra, Radiant Red, Rainbow, Rakh Green, Raniwara Yellow, Raumünzach Grau, Real Grey, Red Breccia, Red Dragon, Red Vie, Redditt Brown, Rinchnach, Riverina, Robrato, Rockville Beige, Rockville White, Rojo Altamira, Rojo Oriental, Rosa Achira, Rosa Arzova, Rosa Aswan, Rosa Baveno, Rosa Capri, Rosa Coral, Rosa Dante, Rosa de Arronches, Rosa El Nasr, Rosa El Shayeb, Rosa Faro, Rosa Gala, Rosa Hurghada, Rosa Kula G3767, Rosa Lugo, Rosa Minho, Rosa Moncao, Rosa Porrino, Rosa Santa Eulalia, Rosa Sarda Limbara, Rosa Sardo Beta, Rosa Sardo Ghiandone, Rosavel, Rose dela Clarte, Rose del Salto, Rose Pink, Rose Renca, Rosselin White G3540, Rosso Carpazi, Rosso GeneralG3752, Rosso Loon G3754, Rosso Pantheon, Rosso Toledo, Rotenberg, Royal Auburn, Royal Gold, Royal Mahogany, Royal Red, Ruby Red, Ruby Red, Sabre Brown, Salmon, Salmon Pink, Salome White G3533, Saltand Pepper, San Fedelino, San Felipe, San Roman, Santa Cecilia, Saolin Hong, Saphire Brown, Saudi Pink, Sausalito, Schwarzachtal, Seaweed Green, Sera Grey, Shan Xua Hong, Shi Gu Hei, Sierra Chica, Sierra White, Silbergruen, Silver Platina, Solar White, Solarium, Sophiyvsky, Star Ukraine, Stoney Creek, Strzegom, Sunrise Gold, Sunset Beige, Sunset Red, Sydney Blue, Syuskyu Yansaari, Tan Brown, Tansky, Tao Ha Hong, Texas Pearl, Texas Pink, Texas Red, Tezal, Thanstein, Tiger Black, Tiger Yellow G887, Tis Grey, Tranas, Tropic Brownisa. Tropical Flowerplus, Tropical Sun, Tuman, Tyn Shan Blue G6501, Ukrainian Autumn, Vanga, Verde Assoluto G4101, Verde Austral, Verde Bitterfontein, Verde Crystal G061, Verde Diamond G5142b, Verde Fantastico, Verde Fountain G4101b, Verdegala, Verde India, Verde Lavras, Verde Meruoca, Verde Panoramico, Verde Real, Verde Star, Verde Ventura, Vermelho Baroco, Vermelho Biritiba, Vermelho Bragança, Vermelho Brasilia,Vermelho Coral, Vermillion, Viamao, Waldstein, White Granada, White Halayeb, White Panther, White Safaga, White San Marco, Withered, Wolfstein, Yellow Mantena, Yellow Sun, Zeta Brown, Zhu Yue Quin, Zufurt.



Granodiorite (eng. granodiorite):
Aalfang, Arctic Green, Ayvalik, Chariot Brown, Iran G 175, Kronreuth, Lanhelin, Marrom Bahia, Nero Aswan, Neuhaus, Storen Granitt, Tolga White, Viitasaari Pink, Viitasaari Red, Viitasaari Yellow, Vozrozdeniye, Westlausitzer Granodiorit.



Granulite (eng. granulite):
African Ivory, Bianco Regina, Bianco Rubelita, Branco Ipanema, Branco Polar, Dallas White, Indigo, Rio Branco, Samba White, Samoa, Samoa Light, Shiva Kashi, Verde Eucalipto, Verniz Tropical, White Galaxy, White Palmas.



Lamprófiro (eng. lamprophyre):
Lo Wai Ting Green, Sora.



Marmo (ita: Marmo bianco della Versilia, Breccia cenerina, Marmo Lunense, Bardiglio, Caldia, Pietra di Apricena (biancone, bronzetto, vermiglio, silvabella, serpeggiante, fascionato, filettato, filetto rosso, ondagata, perlato, fiorito Adriatico), Marmo Pentelico, Marmo di Botticino, Marmo arabescato, Marmo di Candoglia, Marmo di Carrara, Marmo di Chiampo (perla, mandorlato, paglierino, rosa, tavernelle bianco perlato), Marmo di Lasa, Marmo occhiadino (marmo di Dò), Marmo di Vezza, Pietra di Trani, Perlato di Sicilia (Botticino di Sicilia), Perlato Royal Coreno, Portoro, Rosso Levanto, Rosso di Verona, Rosso di Asiago, Bianco di Asiago, Rosa Perlino, Marmo verde di Taormina) (eng. marble):
Abayuba, Absolute Grey, Afyon Altini, Afyon Seker Koju, Aghia Marina Semi White, Aksehir Siyahi, Alabama White, Alabastro Beni Suef, Aloides Semi White, Altintas, Amarillo Cobdar, Amazonia Brown, Anais, Arabescato Arni, Arabescato Arni Classico, Arabescato Cervaiole, Arabescato Collettino, Arabescato Corchia, Arabescato Corchia Classico, Arabescato Faniello, Arabescato Garfagnana, Arabescato La Mossa, Arabescato S. E A., Arabescato Tombaccio, Arabescato Vagli, Argento, Ash coloured of Aghios-Kyrillos, Ash-White of Paros, Azul Acqua Marina, Azul Cielo, Azul Guerra, Baoxing White, Bardiglietto, Bardiglio Cappella, Bardiglio Costa, Bardiglio Imperiale, Bheslana Black, Bianco Arni, Bianco Carrara C, Bianco Carrara CD, Bianco Carrara Brouille, Bianco Carrara D, Bianco Carrara Statuario, Bianco Carrara Venato, Bianco Carrara Venato Gioia, Bianco Hu Zhou M 078, Bianco Rosa, Bianco Royal, Bianco Sivec, Bianco Spino, Bianco Venato, Bianco Venato Gioia, Blanco Alejandra, Blanco Aurora Mexico, Blanco Macael, Blanco Nafin, Blu Argento, Blu Venato d´Italia, Blue Sky, Bordo Grizo, Branco de Ficalho, Branco el Rei, Branco Eztremoz, Branco Lagoa, Branco Maroteia, Branco Pardais, Breccia Stazzema, Butter Scotch Onyx M 073, Calacatta Arni, Calacatta Campocecina, Calacatta Carrara, Calacatta Crema, Calacatta Vagli, Calacatta Vagli Extra, Calacatta Vagli Rosato, Calacatta Zebrino, Calacatto Oro, Camboriú, Carmen Pink, Carmen White, Castione Scuro, Chalkero Kavalas Semi White, Chillagoe Blue, Chillagoe Grey, Chinese White Pearl, Chocolate Brasil, Cipollino, Cipollino Versilia, Connemara, Corchia Venato, Covelano Vena Oro, Covelano Vena Oro Argento, Cream Jade, Cream Wombeyan Dark, Cream Wombeyan Light, Creamy White, Crema do Mouro, Crema Triana, Crema Vigaria, Creme el Rei, Creme Lagoa, Creme Pardais, Cremo Delicato, Cremo Tirreno, Crystal Pink, Crystal White, Crystal White Viet Nam, D. Pink, Danba White, Danby Imperial, Danby Meriposa, Danby Montclair, Danby Royal, Demirci Oniks, Dionissos Semi White, Dionysos, Doxaro Semi White, Dramas, Elafochori Kavalas Semi White, Eldorados, Estremoz Creme, Eztremos Rosa, Fantastico Arni, Golden Kristal, Golden Spider, Green Cloud, Grey of Tranovaltos, Grey Wombeyan Dark, Grey Wombeyan Light, Gris N, Gris Siboney, Gül Balikesir, Imathia Green, Impact Grey, Indian Lilac, Ipoh Natural, Iran M 208, Iran M 211, Iran M 216, Iran M 217, Iran M 223, Iran M 231, Isparta Beige, Karacabey Siyahi, Kozani White, Krastal, Kristal Pink, Kütahya Antep Fistigi, Lady Pink, Lady White, Lapponia Green, Lasa, Lasa Bianco Vena d'Oro, M 3252, M 6101, Marmore Branco Extra, Marmore Branco Pinta Verde, Midnight Sun, Milas Lilac, Milas New York, Montepuez, Morvat White, Moskovsky, Mugla White, Namaqua, Naxos, Negro Alejandra, Nestos White, Nikisiani Ash, Nikisiani White, Norwegian Rose, Nuvolato Apuano, Onix Pina, Onyx Light Green, Onyx Medium, Onyx White, Opal Pearl, Oriental Classical, Palissandro, Panonas, Pavonazzetto, Pavonazzo, Pele de Tigre, Persian Onix, Pink of Lafkos, Plain Pink, Platanotopos, Portin Vuolukivi, Pteleos Pink, Pushtulimsky, Rosa Aurora Mexico, Rosa Aurora, Rosa Bellissimo, Rosa Borba, Rosa Brasil, Rosa Corallo, Rosa Cordoba, Rosa da Maroteira, Rosa Egeo, Rosa el Rei, Rosa Lagoa, Rosa Pardais, Rosa Portugal, Rosa Salmon, Rosso Marfilia M 063 P, Royal Cream, Ruivinha, Saga Green, Santa Elenea Levadia Pink, Sayanski Grey, Sayansky, Sayansky Pink, Sedef Mermer, Semi White Crystallina of Mani, Semi White Crystallina of Naxos, Semi White of Nestos, Semi White of Stenopos, Silver White, Snow White Marble of Thassos, Sölker Kristallmarmor, Spring Green, Statuario Venato, Styra Green, Sunny Grey, Süpren, Tennessee Dark Rose, Tennessee Light Rose, Thassos, Thassos Crystallina Semi White, Thassos Red Lines, Thassos Waterfall, Trambiserra, Tranovaltos Semi White, Tranovaltos White, Trigaxes Claro, Trigaxes Escuro, Trilogy Pink, Trilogy White, Tundra, Uliano Venato, Usak Beyaz, Usak Yesil, Vathilakos Semi White, Venato Fantastico, Verde Acceglio, Verde Giada, Verde Gressoney, Verde Issorie, Verde Jaspe, Verde Light M 071, Verde Lotus M 071, Verde Lukas, Verde Malachite, Verde Panama, Verde Patricia, Verde San Denis, Verde Serpa, Verde Viana, Verde Viana Cristal, Verde Xiropotamos, Verzino, Vize Pembe, Volakas, White Fantasy, White of Dionissos Pentelikon, White of Limenas Thassos, White of Pighes, White of Veneto, Yule.

La Grecia antica era ricca di cave di marmo, con varietà pregiate di marmi bianchi: pentelico, tasio, nassio, pario. Il Duomo di Milano è interamente realizzato in marmo di Candoglia. Le sculture di Michelangelo Buonarroti sono in marco di Carrara.



Metatexite (eng. metatexite):
Lake Placid Blue.



Migmatite (eng. migmatite):
African Juparaná, African Tropicale, Agua Santa, Amadeus, Amarelo São Francisco, Ambatomanga, Antique Green, Arctic Pink, Aurora, Barents Red, Cameleon Skin, Cobra, Creme Bordeaux, Desert Green, Dragon, Endless mountain, Fantasy Pink, Flame Creek, Flamenco, Funil, Giallita Dark, Giallita Light, Golden Crystal China, Golden Rock, Gran Violet, Halmstad, Himalayan Blue, Indian Juparaná, Iran G 154, Iran G 158, Iran G 167, Iran G 173, Iran G 174, Iran G 182, Iran G 184, Iran G 186, Itagreen, Ivory Chiffon, Ivory Pink, Jacaranda, Juparaná Avindra, Juparaná Colombo, Juparana Colombo, Juparaná Fantastico, Juparaná Itaoca, Kerala Green, Kinawa, Lapidus, Lieto Red, Lillet, Mäntsälä, Maracana, Multicolor Grey, Multicolor Red, Ocean Blue, Ocean Fantasy, Paradiso, Paradiso Bash, Paradiso Classico, Pavone, Pink Fantasy, Preto Imperial, Preto Nevada, Pukki Aurora, Raw Silk, Saint Paul Green, Saint Tropez, Samba Pink, Sandy Pink, Shangri - La, Star Beach, Summer Light, Supare Ivory, Tabaco Wave, Tiger Red, Tiger Rose, Tiger Skin, Tropical Bahia, Tropical Guarani, Tropical Tiffany, Verde Candeias, Verde Maritaca, Verde São Francisco, Verde Savana, Verde Velasquez, Vermelho Veneziano, Veronica, Vyara.



Monzonite (ita: roccia dei Monti Monzoni) (eng. monzonite):
Arctic Black, Balma, Baveno Verde.



Norite (ita: simil gabbro) (eng. norite):
Anemone Light.



Oficalce (eng. ophicalcite):
Kolmarden, Verde Aver, Verde Decalio M 6102, Verde Decalio B M 6102, Verde Tinos.



Ortogneiss (eng. orthogneiss):
Camelia White, Cinza Corumba, Colibri, Desert Flame, G 889, Juparaná Classico, Juparaná Victoria, Juparaná Wave, Kalguvara, Kasinge, Leikanger, Lila Gerais, Orissa, Pantaleao, Royal Pink, Salisbury Pink, Stainz, Sucurú, Summer Light red, Tiger White.



Paragneiss (ita: Beola, Serizzo) (eng. paragneiss):
Barents Blue, Beola Bianca, Beola Ghiandonata, Beola Grigia, Brocade, Calanca, Iragna, Iran G 188, Juparaná Mantena, Maggia, Onsernone, Serizzo Antigorio chiaro, Serizzo Antigorio scuro, Serizzo Formazza, Serizzo Ghiandone, Serizzo Scuro Valmasino, Silver Cloud, Soglio, Valser, Verde Argento, Verde Marina, Viscount White.



Pegmatite (eng. pegmatite):
Azul Aran, Casa Blanca, Ivory Gold, Juparaná Sol, White Beach.



Pietra lavica (eng. lava):
Lavastone.



Porfido (ita: pavimentazione a bolognini) (eng.porphyry):
Iran G 1294.

I Romani chiamavano "lapis porphyrites" una particolare varietà proveniente dall'Egitto, utilizzato dai sovrani egiziani ed apprezzato per il suo acceso colore rosso, associato alla dignità imperiale. Nella basilica di Santa Sofia a Costantinopoli la posizione destinata all'imperatore è segnalata da un disco rosso di porfido. In porfido sono i sarcofaghi dalla madre di Costantino I (sant'Elena) e di Federico II, posto nella cattedrale di Palermo.



Quarzite (eng. quartzite):
Alvdal, Amarelo do Macaubas, Ambra Dorata, Arco Baleno, Arktinen Arkoosi, Arktinen, Aventuriini, Arktinen Vaalea, Azul do Macaubas, Azul do Mar, Azul Imperial, Black Mica, Blue Luise, Boquira, Burlwood, Caribbean Blue, Carolina Quartzite, Chocolate Brown, Himachal White, Masi Quartzite, Niagara, Nilsiän Kvartsiitti, Offerdal, Paljakan Kvartsiitti, Pihtiputaan Kiilleliuske, Quarzite Bianca, Quarzite Perola, Rosa Corallo Brazil, Rosa Diamante, Rosa Quartzite, San Giacomo, Sao Tomé, Silver Green Finland, Super White, Verde Bamboo, Verde Pantanal, Verde Spluga, Victoria Blue, Wild West Green, Yellow Bamboo.



Riolite (eng. rhyolite):
Porfido viola della Valcamonica.



Serpentinite (ita: verde di Prato, Ranocchiaia, verde di Varallo, verde di Susa, verde di Polcevera) (eng. serpentinite):
Lipasvaaran Vihreä, Munyati Green, Rajasthan Green, Rosso d'Italia, San-Tai Empress Green, Tauerngrün, Verde Alpi, Verde Alpi Scuro, Verde Larissa, Verde Quetzal, Verde Serrano, Verde Tikal, Vermont Verde Antique.

In Toscana è stato usato per creare la tipica bicromia del romanico pistoiese, pratese, fiorentino: incrostazioni in marmo verde di Prato si trovano per esempio nell'esterno del Battistero di Firenze, della Chiesa di S. Miniato a Monte, del Duomo di Prato.



Sienite (eng. Syenite):
Alliance Brown, Bignan Jaune, Bruno 25, Cafe Imperial, Coco Brown, Darwin Brown, Iran G 155, Iran G 172, Iran G 177, Kirklareli, Kosmin, Labrador Blue Pearl, Lappia Blue, Marron Guaiba, Nebizhsky, Rose de Senones, Santa Fe Brown, Tunas Sea Green, Verde Tunas.

Presenti nei Colli Euganei, sul monte Amiata, nei Monti Cimini e nei Campi Flegrei.



Spessartite (ita: granato) (eng. spessartite):
Schneeflocke, Sluknov Lipova, Sluknov Rozany, Spremberger.



Steatite (ita: pietra saponaria, gesso di Briançon, pietra ollare (eng. soapstone):
Kivia Blue, Tulikivi.



Tonalite (ita: roccia del Passo del Tonale):
Gebharts, Tonalite.



Trachite (ita: trachite dei Colli Euganei) (eng. trachyte):
Selters, Weidenhahn.



Travertino (ita: lapis tiburtinus, Travertino Etrusco scuro, Travertino Classico in falda, Travertino Colosseo) (eng. Travertino):
Arideas, Azarshar Yellow, Bad Langensalza, Bege Bahia Classico, Cannstatt, Chateau Landon, Creme Travertin, Crocodile, Curiaca Blanco, Multi Beige, Paredon, Scabas, Silver Travertino, T 101, T 102, T 103, T 104, T 105, T 106, T 107, T 108, T 109, T 110, T 111, T 112, T 113, T 114, Tepexi Fiorito, Travertin Romano Classico, Travertin Tepexi, Travertine of Skra, Travertino Ampuria, Travertino Iberico, Travertino Noce, Travertino Olivo, Travertino Oro, Travertino Real, Travertino Rojo, Travertino Romano, Travertino Tabac, Travertino Toscano, Walnut Travertine.

Il colore del travertino dipende dagli ossidi incorporati: La colorazione naturale varia dal bianco latte al noce, con sfumature dal giallo al rosso. È frequente incontrarvi impronte fossili di animali e piante.
Famoso il colonnato in travertino di piazza San Pietro in Roma del 1500, progettato e realizzato da Gian Lorenzo Bernini.



Tufo (ita: Pietra Leccese) (eng. tuff): Ettringer, Gemlik, Peperino Soriano, Peperino grigio, Tufo Giallo napoletano, Tufo Verde di Ischia, Tufo Vesuviano di Ercolano, Tufo Sorrentino, Tufo di Teano-Roccamonfina, Tufo grigio di Nocera, Tufo stratificato di La Storta, Tufo varicolore di Sacrofano, Tufo grigio di Castelnuovo, Tufo giallo della via Tiberina, Tufo grigio chiaro di Riano, Tufo Etrusco di Civita Castellana, Tufo rosso di Gallese.


[piko!] said: _se clicchi qui leggi gli articoli @05nov2003gmt+01:00 permalink [piko!] said: _se hai fiato da sprecare, allora devi cliccare qui. commenta pure, ma tanto le [piko!] basi di dati non ti daranno ascolto. forse marco, che qui è il padrone di casa, si; ma [piko!] proprio no. sai, son qui in affitto...  se il mio blog ti è stato utile, offrimi un libro... oppure un bicchiere di vino! donate!

 

this is a sensational finding, that no-one in the world knows! :)
i searched for this bug crawling very deep, but in the entire internet everyone has the problem and no-one grasps the right answer.

when saving a .pdf file from a .psd file in adobe photoshop, check your text layers!

if they contain faux photoshop generated text properties (like faux bold, faux italic and in particular faux underline) probably you will get raster text in your .pdf file, instead of vector text (ok, i know: it's postscript).
this means: instead of getting the kind of text you can easily select, highlight, copy and paste where you need, photoshop outputs a .pdf displaying text that can't be selected (you know, when mouse cursor does not change when hovering etc...). this is actually a bitmap image, technically speaking a raster version of the text.

that's it: five hours of time wasted in wondering wtf*! went wrong, in copying and pasting in notepad to delete text formatting, in reading about compatibility issues from cs2, cs3, cs5... and i was missing a single faux-underlined letter.

 


 

ps: very few people notice and understand this problem when generating a .pdf binder. locked or raster text renders unuseful the entire concept of writing an e-book, as users and search engines cannot scan its content.
this fact rules out how much we care about our work here at amolenuvolette.it: thank you in advance if you will share your appreciation.


[piko!] said: _se clicchi qui leggi gli articoli @05nov2003gmt+01:00 permalink [piko!] said: _se hai fiato da sprecare, allora devi cliccare qui. commenta pure, ma tanto le [piko!] basi di dati non ti daranno ascolto. forse marco, che qui è il padrone di casa, si; ma [piko!] proprio no. sai, son qui in affitto...  se il mio blog ti è stato utile, offrimi un libro... oppure un bicchiere di vino! donate!

 
di piko! (del 07/12/2011 @ 10:59:01, in _muy felìz :., linkato 5366 volte) :.

Lazy load is a JQuery plugin that delays loading of images in long web pages. Images outside of viewport (visible part of web page) wont be loaded before user scrolls to them (this is opposite of image preloading!).

The effect is nice: a fade-in from a gray block the same size of the image that is being loaded.
But many times i wondered how to change that colour. A brief look to the code reveals that usually there is a .gif placeholder (a 1pixel x 1 pixel image that contains a solid color) used in a code like this (the code refers to a Wordpress plugin):

function jquery_lazy_load_ready() {
  $placeholdergif = plugins_url('images/grey.gif', __FILE__);
  echo <<<EOF
<script type="text/javascript">
jQuery(document).ready(function($){
  if (navigator.platform == "iPad") return;
  jQuery("img").not(".cycle img").lazyload({
    effect:"fadeIn",
    placeholder: "$placeholdergif"
  });
});

So simply edit that damn image in Photoshop and set your favourite color... et voilà.


[piko!] said: _se clicchi qui leggi gli articoli @05nov2003gmt+01:00 permalink [piko!] said: _se hai fiato da sprecare, allora devi cliccare qui. commenta pure, ma tanto le [piko!] basi di dati non ti daranno ascolto. forse marco, che qui è il padrone di casa, si; ma [piko!] proprio no. sai, son qui in affitto...  se il mio blog ti è stato utile, offrimi un libro... oppure un bicchiere di vino! donate!

 


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se non sai cosa fare, puoi visitare l'archivio o la galleria fotografica relativa ad hirudo:holter.
oppure tornartene alla pagina iniziale del sito per vedere cosa bolle in pentola.

your attention makes [piko!] happy: there was a long way from the top of the page!
if you don't know what to do, try our archives or the photogallery from hirudo:holter.
or you can click back to the global home page to see what's going on now on amolenuvolette.it.



steal all of this, steal my code, steal my graphics. use it to feel better.
this is copyrighted so you can really steal it.

eventually you will find some crap-pieces of code like "don't right-click" in my escaped! maze.
this was only because if you read source code there's no play in gettin out of the maze, cheating about the right place to click.

so, uh: i'm a media pirate. i am a native in the media landscape.




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