visto che quest'anno mi ci son messo, ecco che ho deciso di farmi un giretto per vedere cosa diamine sta facendo "la gente", questa imperscrutabile entità di verghiana memoria, nella notte di capodanno. sono abbastanza indifferente alle feste del tipo pasquetta e ferragosto, perchè le considero momenti in cui non si sa cosa ci costringe a volerci divertire. con questa idea in testa, ecco che tutti i babbei del mondo cercano qualcosa di inverosimile, quando invece basterebbe stare con le persone giuste, a far caciara, a far due chiacchiere. la stessa ricerca di un posto che abbia qualcosa di eccezionale mi sembra un ideale abbastanza futile, visto che ci son state volte [e anche giorni casuali dell'anno] in cui mi son divertito un mondo anche in piazza sotto casa mia, senza aver organizzato nulla che valesse davvero la pena di ricordare. è l'aspettativa, che poi viene puntualmente tradita, a lasciarti quel sapore amaro di una festa che poi non lo è stata. da anni a questa parte, quindi, dedico la giornata a me stesso: leggo, gioco, faccio una passeggiata, riscopro un posto che magari ho sempre sotto gli occhi, chiacchiero come al solito con chiunque incontri. non è difficile salutare le persone che si incrociano per strada, e poi un argomento di discussione si trova facilmente. gli inglesi parlano sempre del tempo. l'anno scorso ad esempio ho iniziato a scrivere verso le 22 e non mi son fermato fino alle 3 di notte, andandomene poi beatamente a dormire, esaltato un pò anche da quel che avevo scritto. quest'anno invece sto a cena in famiglia, esco poi un pò con mio padre per questo esperimento di cui vi scrivo, vado un pò in giro per case di amici a salutare tutti, e poi vado a qualche festa: la notte è bella lunga.
veniamo al sodo: cosa fa la ciociaria nella notte di capodanno 2007?
ristoranti: poca affluenza, forse è proprio vero che il piatto piange.
strade di centro: pochissime luci di abitazioni accese, non so se son tutti fuori o alle 23:30 già sono a nanna. periferia: qualche alberello intermittente, un papà che scoppietta bengala con il figlio in giardino, anzianotti in utilitarie di altri tempi che rientrano a casa pure brillotti. alcuni che brindano davanti al portone, uscendo da una macchina.
m'è venuta poi la curiosità di passare all'autogrill, e vi ho trovato due roulotte che banchettavano nel parcheggio, ma c'erano solo quelle due. quella dell'autostrada è stata una scena apocalittica: in dieci minuti non è passata una sola macchina. l'asfalto era bellissimo. entrando per vedere cosa facevano gli autogrillai, ho trovato una ragazza annoiata che lavava il pavimento e un'altra che urlava a squarciagola una canzone, tanto in tutto il locale erano solo in tre. chiedo al cassiere un biglietto della lotteria, per attaccare bottone, per vedere se riuscivo a tirargli fuori qualcosa di interessante, in quell'atmosfera così intima: gli dico che ci vincerò i cinque milioni d'euro in palio. lui mi racconta che si stanno annojando come non mai, e che però dopo le due si inizierà a lavorare sul serio, fino alle undici del giorno dopo. non si è ben capito poi perchè.
rientrando nella nebbia, ho incontrato in totale sei automobili. è quasi mezzanotte, si comincia a scoppiettare. è mezzanotte e i fuochi d'artificio sono decisamente meno del solito, roba proprio moscia. fra un pò allora passano amici ed amiche [soprattutto] e si esce.
buon anno nuovo dal vostro massimo coppola ciociaro. all'autogrill comunque erano simpatici.
ah, dimenticavo: a mezzanotte esatta 18 utenti erano collegati al mio sito, non si sa neanche questo per quale motivo. a mezzanotte e diciassette erano 29. il traffico prodotto dai netgamers era abbastanza scarso [cento giocatori per tre host], anche se i servers andavano lentissimi, forse per manutenzione, forse a causa del 2k+7 bug. il traffico su internet era invece sostenuto. mah...
a seguire festa al km 28 della laurentina. dicasi in gergo giovanile rave. ci son state feste di gran lunga più esplosive, ma alla fine non era male. c'erano gli hazard con cinque sound system, poca drum'n'bass, molta hardcore e gabber. la saletta sperimentale era poco ballabile e c'era anche troppa luce [che rave è se non è buio pesto?!]. le videoproiezioni tremende, c'era una ragazza che al massimo riusciva a far sorridere. un sacco di gente, ho ballato tre-quattro ore con alice, mi sono scaricato e divertito molto. siamo usciti perchè un ragazzo al mio fianco s'è preso una bottigliata in testa, sanguinava dalla nuca, quindi meglio portare le ragazze fuori. abbiamo dormito un pò in macchina, per poi continuare a ballare dopo l'alba. poi colazione ed autostrada. mi chiama mia madre perchè nonna teresa mi aveva dato per disperso, tranquillizzo tutti ed arrivo mezz'ora dopo a casa. vesto mia nonna e rimetto a posto lo studio. scrivo questo post, alle ore 10:25 il mio sito vanta 8 visitatori dagli occhi davvero pesanti. buonanotte a tutti!
e mentre mi addormento penso. il rave visto di giorno è simile al retro di un circo: tendoni che cadono a pezzi e "the show must go on". stì cavoli degli adulti che barcollano, disponiamo del libero arbitrio, ma mi piange ancora il cuore per i ragazzetti di quattordici anni ad acchittare botte e tirar su mdma o cocaina, con aria da cosumati professionisti dello specchietto e carta di credito. ho dedicato tutta l'adolescenza a fare l'animatore e l'educatore e questo proprio non lo sopporto, perchè a quell'età è poca la capacità critica e di giudizio. non è che voglio fare il bigotto, ma a quattordici anni... avrei volentieri menato loro numerosi schiaffoni, o quantomeno fatto un predicozzo, non so cosa mi abbia fermato, forse il fatto che, non conoscendoli, non ne avrei avuto alcun diritto. ma ho avuto la sensazione di essermi tirato indietro davanti ad un dovere.
non ho bisogno di droghe, non sento la necessità di dover ballare dodici ore di fila ad una festa, e nemmeno quella di sentirmi per un pò un altro. non sono un ballerino ma avevo voglia di divertirmi, di sgranchirmi le gambe, d'essere sciolto, e penso che tutto questo sia solo uno stato psicologico. questo pensiero in testa mi spingeva tra i cadaveri [anche perchè, con alice, matteo e fabiana, probabilmente ero l'unico a non aver assunto un qualche unguento dall'effetto catatonico].
comunque, torniamo a parlare di bellezza. tra cani e macerie, quel che restava al mattino era lo spettacolo di una fila di corvi sulle linee dell'elettricità. qualcuno bruciava copertoni nella fabbrica, e l'atmosfera s'era fatta irrespirabile, alcuni tossivano, altri vomitavano direttamente. tutti fuori, in molti davano l'impressione di avere l'aria stanca e non so se questa cosa avesse un qualche genere di scopo. qualcuno ci guardava mentre passeggiavamo tra di loro, svegli e sorridenti, i capelli un pò arruffati ma felici dell'"uh yeah: big time". la sagra degli occhi rossi e dei musi lunghi e noi un po' fuori contesto. assoluta, preziosa, figata.
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vi parla [piko!], gestore tronico. lei non può commentare, così ho deciso in maniera insindacabile.
[piko!] ti ringrazia per esser arrivato fin quaggiù, la strada era lunga.
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ciao! marco infussi here, ready to serve you.
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a) a purposedly verbose interface
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23/11/2024 @ 00:44:03
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questa funzione è talmente obsoleta che non ho più voglia di aggiustarla.
questa versione di hirudo:holter è in effetti chiusa al 31 dicembre 2011.
errare è umano, dare la colpa ad un altro ancor di più.
piko!
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