.: tron legacy: considerazioni
di piko! (del 02/01/2011 @ 04:12:41, in _muy felìz :., linkato 2916 volte)

ho visto tron legacy in 3d.

l'aspettativa era quella di un trip di effetti speciali ed architetture futuribili.
la speranza quella che disney tenesse in conto l'intelligenza del pubblico esperto / amante della fantascienza, che è pur sempre un target importante per un film del genere.

ovviamente mi sbagliavo ed anzi mi sono anche un pochino offeso.

seguono quindi, come mio solito, alcune considerazioni futili o meno, che avrebbero fatto si che un kolossal da 170 milioni di dollari diventasse un mito alla stregua di matrix (ovviamente escludendo gli ultimi 12 secondi, in cui neo decolla per aprire il sequel!) o anche piovono polpette, che restano coerenti con la storia e con se stessi, aprendo un finale significativo che lascia anche qualche interrogativo.

1) nel boot/cli del sistema operativo (non ricordo di preciso in quale scena) si legge chiaramente la parola ubuntu nella struttura delle directories: ma visto il budget, ci voleva tanto a sostituirlo con encom? oppure è pubblicità?

2) il product placement ducati sfonda lo schermo: logo in primo piano, moto esposta come un trofeo, figurino sul frigorifero... e se ne parla pure nella scena madre del film (sul ponte del treno)!

3) passi pure il fatto che si possa sparire grazie ad un laser (potevano trovare un aggeggio meno abusato), ma sia alla sparizione che al ritorno si poteva usare un breve effetto di decomposizione, qualcosa di scenografico... o che ne so, che rimanesse qualche oggetto, qualche segno di presenza della persona che era davanti al sistema, boh!

4) d'accordo l'intervento di quorra sempre all'ultimo secondo, però quando sale su per la montagna si poteva evitare la sgommata tipo rally nella curva a gomito. abbiamo capito che la tua macchina è meglio dei transformers. tipica americanata inutile che ti fa solo storcere il naso.

5) al primo dialogo vero, la baracca già sembra cedere: il tono del protagonista è monocorde (colpa del doppiatore, dell'adattamento, della sceneggiatura?), ma soprattutto lo spessore dei sentimenti del personaggio lascia a desiderare. dopo tutto quel tempo, potevano scomporsi un pochino di più a dare un tono umano alla questione. del resto sono gli unici due pezzi di carne in quella landa sconfinata, sono padre e figlio e si cercano da vent'anni.

6) nonostante l'iniezione di meditazione zen, il personaggio del padre generalizza troppo: la massima espressione della sua formazione scientifica è "forme di vita generative, biodigitali, you know?". altra tipica americanata di quando non sai cosa dire perchè ti aspetti che il pubblico sia composto da soli bambini che devono comprare i tuoi giocattoli. non si potevano dedicare 15 secondi ad una frase scientificamente plausibile? bastava spiegare, anche a favore del pubblico che non ha modo di immaginarsi come trasdurre segnali, che l'universo tron è la rappresentazione visiva di tutto quel che può accadere in un sistema operativo, con in più la possibilità che gli applicativi stessi vadano oltre le funzioni per cui soni stati programmati, evolvendosi autonomamente.

7) in un mondo così perfetto, la casa del padre spicca nella sua semplice bellezza tech-romantica. peccato che la porta bisellata c'entri davvero poco con l'architettura dell'edificio e soprattutto che scricchioli.

8) arrivati ad uno sprazzo del film finalmente con una recitazione seria (castor / zuse), la battaglia nel locale risulta dubbia: avrei visto volentieri più cagnara, in particolare quando il babbo disattiva la griglia, disorientando tutti. in un covo di rivoluzionari (escluso il padrone di casa...) entrano 10 soldati per fare a botte, e si muovono tutti con quella lentezza? se il regista avesse visto una rissa in uno stadio italiano, avrebbe capito cosa doveva far vedere.

9) sul treno ecco la scena madre. peccato per il tono complessivo di tutti gli attori che, non sapendo cosa dire e come dire, hanno sempre il tono maestoso e drammatico della frase: "no, perchè..." (alla cigoli!). bisognava renderli più umani, distinguerli dagli altri. paradossalmente ha più cuore quorra (cuore, o quore?), che è pur sempre un programma! è l'unica che sentiremo mai ridere e che vedremo cambiare espressione.

10) doppia scena madre sul ponte: lungo ed informe dialogo di sam, prima con il padre kevin e poi con quorra, che si scopre essere l'ultima degli iso. non va bene. sarebbe bastato alternarla con un pizzico di esplorazione di quel mondo e dei suoi meccanismi, con un dialogo dalla parte dei cattivi, con un pizzico di azione o pianificazione. subito dopo, la solita abusata distesa sconfinata di soldati tutti in ordine, che si muovono tutti insieme, fatti col copia/incolla.

11) nella scena dell'inseguimento aereo, il velivolo dei buoni viene colpito e comincia a far fumo. come, cosa? fumo vero nell'universo digitale di tron? bastava replicare lo stesso effetto del fuoco che abbiamo visto nel caminetto del babbo, e colorarlo sui toni del grigio. avrebbe dato gran stile visivo, insieme ad una scia deteriorata, che magari non assolveva più alla sua funzione.

12) è chiaro fin dall'inizio che rinzler sia tron riprogrammato. allora, visto che non parla mai, bastava fargli cambiare colore da rosso a blu durante il volo, ed evitare quell'unica sua frase, con la voce metallica, "proteggo - i - creativi". grazie, non siamo scemi. il colore lo cambia poi in acqua (aaagh! acqua?!?) dopo una specie di cortocircuito. e vuoi vedere chi torna nel prossimo episodio?

13) idem come 11) per l'acqua. rinzler cade in acqua. non c'è acqua nel mondo digitale, solo il suo corrispettivo digitale. che magari da lontano ha lo stesso effetto (quindi va benissimo il finale in cui esplode tutto, in una specie di reset), ma durante lo splash deve esser qualcos'altro, almeno come le disintegrazioni dei poveri malcapitati colpiti da un disco.

14) sam torna nel mondo reale così come nulla fosse, e trova alan che non si meraviglia di nulla.
salva il sistema operativo sul supporto che si mette al collo e se ne va con quorra.
nonostante quest'ultimo finale con l'alba sia bellissimo (almeno nell'espressione umana di quorra, ma non in sam che sempre più sembra antonio cassano col broncio), avrei fatto in questo modo:

- sam torna tutto scombussolato, salva tutto e spegne;

- trova alan meravigliato, curioso, ansioso di capire (anche se è strano che non sapesse di questo laboratorio del padre);

- parla con alan di fatti tecnici e gli fornisce le spiegazioni di cui aveva bisogno, gli parla della volontà di prendere in mano la encom, ed alan capisce che il possesso del disco di suo padre gli aveva trasferito tutte le sue conoscenze e consapevolezze, anche perchè parlano di cose che solo suo padre conosceva;

- se ne va in moto, sognante, triste ma eccitato, si riposa; celebra un simbolico funerale del padre, entra in encom. bastava una sequenza sola insomma!

- purtroppo quorra non è più, non è possibile che qualcuno esca di lì e si materializzi nel nostro mondo, anche se è possibile rimanere per noi a metà tra il nostro essere analogico ed un nostro ipotetico essere digitalizzato;

- sam scrive allora il più innovativo sistema operativo, ed indovinate chi è il seed che lo fa funzionare, ed evolvere da solo? quorra, appunto, della quale aveva salvato memoria (vedi: il disco) sul suo backup. del resto una iso è proprio questo: un programma che nasce spontaneamente e si evolve in un sistema operativo che gli offre terreno fertile, nè più nè meno come le forme di vita sono nate spontaneamente e si evolvono sul nostro pianeta.

- sam ed alan lasciano girare per la prima volta il nuovo os, lo donano al mondo intero che, nella meraviglia, gode appena acceso della rappresentazione, da lui fornita e stimolata, dell'alba realizzata da quorra, che è lì dentro, tramite per costruire su nuove basi e realizzare il sogno di kevin flynn.

realizzato questo finale, ditemi voi se il sequel non è aperto.

comunque: voto 6.