.: concorso pubblicitario the spriters: stavolta vinco io
di piko! (del 27/05/2002 @ 10:54:37, in _muy felìz :., linkato 2080 volte)
questo è il testo con cui ho vinto il concorso "the spriters 2002", promosso da coca cola italia, per la realizzazione della nuova serie di pubblicità spriters, certamente qualcuno di voi le ricorderà. il progetto non andò mai in porto, per via di varii rimescolamenti nelle alte sfere, e probabilmente anche per la mia richiesta di finanziamenti. è incredibile come la multinazionale più grande del mondo, non spilli nemmeno un quattrino per attività a scopi umanitarii. avranno ventimila furgoni, cosa sarebbe costato lasciarne uno a noi volontari? magari anche stra-scritto con la pubblicità, a noi serve un furgone. ce lo facciam prestare dalla caritas ogni cinque minuti, ma si rompe ogni quindici. la produzione era convinta a salire fino in croazia, ma più si delineava l'accordo, più ero dubbioso. noi alla fine non ci guadagnavamo nulla, ed è meglio che sia andata così. magari coca cola sarebbe riuscita pure a metter il suo faccione grasso sulla nostra attività, quando in realtà non c'entrava proprio nulla.

L’Ospediale Pediatrico di Gornja Bistra, situato vicino Zagabria (Croazia), è il mio modo di essere spriter.  Un luogo dove la sofferenza raggiunge il suo culmine non solo per la gravità delle patologie, ma anche per le condizioni di disagio in cui vivono i 110 piccoli ospiti. Da 5 anni Noi e Loro insieme si che siamo come Sprite…
Mica tanto dolci né con il pessimo servizio del personale ospedaliero (anche se 8 infermiere sono pochine…) né con la gente del posto che ignora l’antico castello diroccato. Siamo energici per sensibilizzare la popolazione!
Trasparenti nelle serate di condivisione. Attorno al fuoco sotto le stelle, discutiamo con una guida delle nostre impressioni, pensieri, emozioni. Per crescere un po’ anche dentro.
Diamo la scossa, durante le intense giornate di animazione-fisioterapia, per dei bimbi che sono addirittura legati stretti ai letti, chi anche per anni, per “tenerli buoni” e per rallentarne le funzioni fisiologiche.
Sinceri, perché nel campo a Gornja si va in tanti, e tutti diventano fidatissimi amici (e ci sono anche tante ragazze…) per vivere nella massima serenità la missione…senza screzi e quindi con il massimo divertimento!
Effervescenti, mentre ci giochiamo a calcetto Italia-Croazia nella piazza di Zagabria, suoniamo, cantiamo e balliamo nell’intento di raccogliere kune (vernici e stucchi per ristrutturare l’ambiente malsano e deprimente)…e ha funzionato!
Freschi, anche dopo 2 giorni di viaggio da Roma, bivaccando per stazioni, perdendo coincidenze, cercando di farci capire a gesti a Za’Mercatone, dove compriamo il materiale e l’arredamento per la ricostruzione di una casetta dove ospitare i genitori dei bimbi (anche se la maggior parte sono orfani) e i volontari per il campo permanente (dura 1 anno).
Stimolanti, con progetti di adozione a distanza, fund-rising, e soprattutto con il grande sogno di portare almeno uno di quei bimbi fuori dall’ospedale facendolo accogliere in una vera famiglia …
E poi i sinceri abbracci, sporchi di vernice, sotto la doccia tutti insieme all’aperto. E noi 100 ragazzi tra i 16 e i 30 anni, dormire in tenda e d’inverno a palle di neve, noi che impariamo con il linguaggio del corpo, dei gesti, la straordinaria forza che sanno trasmettere questi bimbi…
Sarebbe l’occasione per coniugare un must come Sprite ad una campagna di sensibilizzazione al sociale…un progetto che necessita di uomini e mezzi…magari un furgone!
Eh si, carità, condivisione, contemplazione e crescita. Si può essere spriters anche facendo del bene.

Allego del materiale informativo.



Marco Infussi