.: infinito
di piko! (del 03/03/1999 @ 13:52:53, in _muy felìz :., linkato 1488 volte)
alle volte l'anima desidererà ed effettivamente desidera una veduta ristretta e confinata. la cagione è il desiderio di infinito, perchè allora in luogo della vista lavora l'immaginazione. e il fantastico sottentra al reale. l'anima s'immagina quello che non vede, che quell'albero, quella siepe, quella torre gli nasconde, e va errando in uno spazio immaginario, e si figura cose che non potrebbe, se la sua sua vista si estendesse da per tutto, perchè il reale escluderebbe l'immaginario.

l'infinito
di giacomo leopardi

sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
ma sedendo e mirando, interminati
spazi di la da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura.
e come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.